Il regista sudcoreano premio Oscar per "Parasite", ospite al Florence Korea Film Fest, dichiara il suo amore per l'Italia
Alice Rohrwacher, la regista di Corpo celeste, Le meraviglie, Lazzaro felice e il recente cortometraggio candidato all'Oscar Le pupille, è una delle registe preferite di Bong Joon-ho. L'autore sudcoreano, premiato a Cannes con la Palma d'Oro e primo asiatico nella storia del cinema ad aver vinto l'Oscar come miglior film con Parasite, rivela quali sono i suoi film e registi italiani di riferimento nel corso di una masterclass a Firenze.
Bong Joon-ho a Firenze: "Amo il cinema italiano"
Ospite al Florence Korea Film Fest, Bong racconta che Psycho di Alfred Hitchcock e Ladri di biciclette di Vittorio De Sica "sono i miei due film di formazione, entrambi visti in un'età molto giovane, a 10 anni".
Tra l'altro, quando ho visto Ladri di biciclette mi era stata regalata una bici che mi hanno rubato poco dopo, quindi sono legato tantissimo a quel film, ho empatizzato subito con i personaggi. E non sapevo nulla di De Sica.
Non è da meno Psycho, uno dei film più famosi e agghiaccianti di Hitchcock, girato in bianco e nero con una partitura di soli archi composta da Bernard Herrmann e le interpretazioni memorabili di Anthony Perkins e Janet Leigh.
Psycho è stato scioccante, l'ho visto senza sapere nulla, aveva questo flusso della storia che non sai dove va a parare, mi è rimasta finora questa sensazione di shock.
Il regista di Parasite ha un legame speciale con l'Italia. Non solo perché nel 2007, ai tempi di The Host quando in Occidente non era ancora conosciuto, fu ospite con una personale del Dongfang, il Festival dell'Estremo Oriente di Napoli.
Nella colonna sonora di Parasite, in una scena clou del film, c'è In ginocchio da te di Gianni Morandi. Bong l'ha scelta perché suo padre aveva molti dischi italiani a casa e quelle canzoni gli sono sempre state familiari, anche se non capiva le parole.
Bong Joon-ho, film preferiti: Psycho, Ladri di biciclette e...
In ginocchio da te è finita dentro Parasite perché il regista, in una sequenza centrale e particolarmente violenta, voleva creare un forte contrasto inserendo una canzone d'amore romantica che facesse pensare "al sole del Mediterraneo".
Ma il suo rapporto con l'Italia non si limita a cult del passato. Parlando del cinema italiano di ieri e di oggi, Bong confessa che "di quello contemporaneo mi piace molto Alice Rohrwacher".
Il suo film Lazzaro felice parla dello sfruttamento lavorativo. Anche al tempo in cui studiavo cinema ho visto tanti film italiani che parlano di politica, come quelli di Elio Petri e Marco Bellocchio.