Prima che gli fosse stata diagnosticata l'afasia, l'attore aveva sparato con una pistola con proiettili veri
Il mondo di Hollywood si è stretto attorno a Bruce Willis dopo l'annuncio della famiglia che l'attore sarà costretto a lasciare la recitazione perché affetto da afasia. Questa malattia, causata spesso da ictus, traumi, tumori cerebrali e malattie degenerative, è un disturbo del linguaggio e si manifesta nell'incapacità di articolare e comprendere le parole. Willis, in realtà, aveva già dimostrato alcuni sintomi prima della diagnosi.
Bruce Willis, malattia era già presente nel 2020?
È il New York Post a rivelare che l'attore, 67 anni, è stato coinvolto in diversi incidenti sul set. Nel corso del 2021 Willis è apparso in otto film e prima del ritiro ha avuto il tempo di completarne altri sei, tutti attualmente in post-produzione. Durante le riprese di Hard Kill, action thriller di Matt Eskandari in cui ha recitato accanto a Jesse Metcalfe e Natalie Eva Marie, il divo di Die Hard ha sparato usando per errore una pistola carica con proiettili veri invece che a salve.
Per fortuna non ci sono stati feriti e il produttore del film nega la gravità dell'incidente, ma gli altri attori e i membri della troupe si sarebbero allarmati non poco per la presunta raffica di colpi d'arma da fuoco. Questa versione dei fatti sarebbe stata confermata da Lala Kent, l'attrice che nel film interpreta il personaggio della figlia di Willis, un uomo che assume dei mercenari per fermare un gruppo di terroristi che ha rapito sua figlia. Un operatore ha rivelato che la troupe si assicurava sempre che nessuno fosse sulla linea di tiro di Willis quando era lui a maneggiare un'arma.
Bruce Willis malato già sui set dei precedenti film?
L'attore avrebbe anche fatto un'enorme fatica a ricordare le sue battute durante le riprese. La produzione avrebbe ovviato a questo problema suggerendogli i dialoghi con un apparecchio chiamato "earwig", un auricolare invisibile che protegge le orecchie e aumenta la qualità audio dei suggerimenti ricevuti.
Il Post riporta inoltre una mail dal tono allarmato, segnalata dal Los Angeles Times, che Mike Burns, il regista dell'action Out of Death, avrebbe inviato allo sceneggiatore Bill Lawrence, preoccupato di dover "tagliare il copione di Bruce di circa cinque pagine" e "abbreviarne i dialoghi" a causa dell'incapacità dell'attore di leggere ed esprimersi. Burns avrebbe eliminato 25 pagine di dialoghi in un solo giorno di riprese. Willis avrebbe pure manifestato alcuni segni di confusione durante i ciak di White Elephant: si sarebbe spesso chiesto cosa stesse facendo sul set. Alcune persone della troupe hanno detto che in quel cast "era solo un burattino".
I registi non hanno risposto ad una richiesta di commenti da parte del giornale, mentre il produttore Randall Emmett ha fatto sapere di sostenere pienamente Bruce e la sua famiglia "in questo momento difficile" e di ammirarlo "per il suo coraggio nel combattere questa difficile condizione medica".