Candyman, il reboot posticipato ancora una volta: ecco quando uscirà

Universal e MGM fanno slittare per l'ennesima volta l'uscita dell'horror

Universal e MGM hanno deciso di posticipare per la terza volta l'uscita di Candyman, l'horror sequel dell'originale del 1992 diretto da Bernard Rose e basato sul racconto "The Forbidden" di Clive Barker. L'arrivo nelle sale statunitensi è ora previsto per il 27 agosto 2021. Sceneggiato da Jordan Peele, l'autore di Scappa - Get Out e Us - Noi, il film è molto atteso dai fan dell'"uomo nero", il pittore linciato dalla folla per aver messo incinta la figlia di un ricco proprietario terriero e con l'anima intrappolata in uno specchio e pronta a vendicarsi quando evocata.

Candyman, 2020 addio: il film posticipato al 2021

Interpretato nel film di Rose da Tony Todd, Candyman avrà le fattezze di Yahya Abdul-Mateen II (il villain Black Manta nel cinecomic DC Aquaman e il Dottor Manhattan nella serie Watchmen) nel "sequel spirituale" di Nia DaCosta, la regista scelta da Marvel per Captain Marvel 2

Ambientato a Chicago, Candyman del 2020 (ormai del 2021) racconta la storia di un artista che si è recentemente trasferito in città per "diffondere" la storia del famigerato "uomo nero". La leggenda urbana mina davvero la sua stabilità psichica quando il nome del Candyman viene pronunciato cinque volte davanti a uno specchio.

Peele ha definito il film "una rivisitazione" dell'originale, da lui descritto come "uno dei pochi film degli anni '90 che hanno esplorato gli aspetti dell'esperienza nera nel genere horror".

Oltre ad Abdul-Mateen II, nel cast spiccano Teyonah Parris (Se la strada potesse parlare), Nathan Stewart-Jarrett (Misfits) e Colman Domingo (Fear the Walking Dead).

Candyman, film di Nia DaCosta punta all'uscita in sala

Il magazine Variety ha diffuso per primo la notizia dello slittamento dell'uscita. Universal e MGM non vogliono lanciare il film in streaming su esplicita richiesta della DaCosta.

La regista ha spiegato su Twitter di aver realizzato questo film "per essere visto nelle sale".

Non solo per lo spettacolo in sé, ma perché il film parla di comunità e di storie, di come si modellano l'una con l'altra, di come ci modellano. Parla dell'esperienza collettiva del trauma e della gioia, della sofferenza e del trionfo, e delle storie che raccontiamo intorno ad essi.

Il trailer, a otto mesi dal lancio, conta ad oggi oltre 13 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Fonte foto: Universal Pictures