Cate Blanchett, recitazione addio? "Ci penso dall'inizio della mia carriera"

L'attrice, a Cannes 2023 con "The New Boy" di Warwick Thornton, apre a "nuove opportunità creative"

Dopo la stagione travolgente con Tár di Todd Field, il film che le ha fatto vincere la Coppa Volpi alla Mostra di Venezia e il Golden Globe e che l'ha fatta arrivare a un passo dal terzo Premio Oscar, Cate Blanchett è pronta a lasciare la recitazione. Nel corso di un incontro organizzato dal magazine Variety durante il Festival di Cannes 2023, l'attrice australiana ha dichiarato che è aperta a mollare il cinema e cercare nuove opportunità.

Cate Blanchett a Cannes 2023 per presentare The New Boy

"In realtà, sto cercando da sempre di lasciare la recitazione: ci penso dall'inizio della mia carriera. Essere produttrice è un'estensione del mio essere attrice", ha confessato Blanchett. L'attrice ha creato con il marito Andrew Upton la Dirty Films. Da produttrice ha realizzato numerosi progetti, da Carol di Todd Haynes allo stesso Tár, passando per la miniserie Mrs. America e The New Boy di Warwick Thornton, selezionato proprio a Cannes nella sezione Un Certain Regard.

Alcuni film che produco mi coinvolgono anche davanti alla macchina da presa, ma a volte è meglio stare solo dietro le quinte. Anche se spesso tendo ad essere un po' troppo autoritaria. Vivere il set da attrice a volte può essere alienante o noioso, soprattutto quando, come mi è successo in passato, ti accorgi di essere l'unica donna in mezzo a più di sessanta uomini. È un reale squilibrio, bisogna cambiare la situazione.

Cate Blanchett, film in pausa e futuro da produttrice?

Blanchett ha aggiunto che è stata Mrs. America, la serie che ha interpretato e prodotto tre anni fa, a cambiare il suo sguardo sull'industria di Hollywood. È stato su quel set, la storia vera dei movimenti femministi degli anni 70 in cui ha vestito i panni della ultra-conservatrice Phyllis Schlafly, che Cate Blanchett ha capito l'importanza della diversità di genere, etnica e generazionale e del coinvolgimento di un maggior numero di donne.

Io spesso arrivo sul set e sono l'unica donna, circondata da 62 uomini, una sproporzione incredibile per cui mi devo sempre vedere costretta a ridere alle stesse battute. Io ho senso dell'umorismo, ma è tempo di cambiare le cose.

Nell'attesa di capire come evolverà il suo futuro, l'attrice aspetta il giorno in cui "non dovrò più rispondere a domande sulle donne nel cinema".