Addio a Catherine Spaak: 5 film da vedere in streaming per ricordare l'attrice

È morta a 77 anni l'attrice, cantante e conduttrice che ha girato con grandi registi e attori del cinema italiano, da Lattuada e Risi a Gassman e Proietti

Due anni dopo l'emorragia cerebrale che l'ha colpita, Catherine Spaak è morta a Roma. L'attrice, cantante e conduttrice italo-belga aveva da poco compiuto 77 anni. "Se siamo malati – aveva detto in tv ospite a Storie italiane – non dobbiamo vergognarci. Un'emorragia non fa piacere a nessuno, ma oggi sono qui con il sorriso, con la capacità di ragionare e di parlare, ma anche di ribellarmi. Non ho perso la mia grinta e il mio coraggio. Dico a tutti che si va avanti".

Catherine Spaak, morta a 77 anni dopo la malattia

Nata nel 1945 a Boulogne-Billancourt, Spaak è uno dei volti simbolo del cinema italiano degli anni Sessanta e Settanta. Lavora per grandi maestri come Risi, Lattuada, Pietrangeli, Comencini, Scola, Salce, Damiani, Steno e recita accanto a giganti come Gassman, Manfredi, Tognazzi, Trintignant, Sordi, Proietti. Famose anche le sue canzoni, da Quelli della mia età a L'esercito del surf, hit estiva scritta da Mogol su musiche di Iller Pataccini.

Dalla metà degli anni Ottanta la Spaak lascia il cinema per dedicarsi alla scrittura e soprattutto alla conduzione televisiva. Dopo le prime tre edizioni di Forum, lega il suo nome al talk show al femminile Harem, presentato su Rai3 per più di 15 stagioni con intelligenza e classe, eleganza ed ironia. 

Catherine Spaak, film per ricordare l'attrice

Per ricordare l'attrice simbolo della ragazza conturbante e impossibile "preda", ecco 5 film da vedere in streaming sia on demand che free to air.

Dolci inganni (1960)

Nel 1960 Catherine ha appena 15 anni e Alberto Lattuada la sceglie per interpretare la dolce e spregiudicata Francesca, divisa tra un architetto (Christian Marquand) di vent'anni più grande di lei e un amico di scuola (Jean Sorel). Il regista milanese racconta "il risveglio all'amore e al desiderio di un'adolescente" e trasforma la Spaak nella donna più desiderata dagli italiani e "odiata" dai censori. Il film sciocca i benpensanti, subisce otto tagli (per 305 metri di pellicola) e viene sequestrato, salvo arrivare sugli schermi dopo un anno. Da allora l'attrice si ritaglia la figura di spregiudicato peperino, che torna in Diciottenni al sole, Il sorpasso, La noia, La calda vita, La parmigiana, La bugiarda e La voglia matta. Dolci inganni è a noleggio su Chili.

L'armata Brancaleone (1966)

La Spaak partecipa appena ventunenne al capolavoro di Monicelli. È Matelda, la bellissima principessa promessa sposa al nobile Guccione che Brancaleone salva dalle grinfie dei banditi e di cui promette al suo tutore di proteggere le "purezza". Il condottiero da Norcia finirà in gabbia quando Guccione scopre che Matelda non è più vergine. "Sul set – ricorda la Spaak – c'era un'atmosfera di grande divertimento e goliardia. Noi donne eravamo pochissime, però, e da parte degli uomini c'era un atteggiamento ancora molto maschilista. Io venivo accolta con prese in giro e parolacce. All'inizio trattenevo a stento le lacrime, ma capivo il loro divertimento e non potevo rovinargli la festa. È così che ho appreso il rigore e lo spessore del grande cinema italiano". Non a caso tornerà in tante altre commedie come Adulterio all'italiana, La matriarca, Certo, certissimo, anzi... probabile e Il tigre. L'armata Brancaleone è in streaming su RaiPlay.

Il gatto a nove code (1971)

Disponibile in streaming su RaiPlay, l'horror thriller di Dario Argento è il secondo capitolo della trilogia degli animali cominciata con L'uccello dalle piume di cristallo e chiusa da Quattro mosche di velluto grigio. La Spaak si confronta per la prima volta con il cinema di genere e diventa Anna Terzi, la giovane, attraente e incestuosa figlia del direttore dell'istituto dove lavora il dottor Calabresi, un genetista ucciso da un misterioso assassino per la sua scoperta sulla sindrome di Jacobs. L'attrice fornisce un'interpretazione diversa dal solito: meno giocosa e più fredda, ma sempre ad alto tasso di sensualità. Memorabile la serie di abiti che il costumista Luca Sabatelli disegna per lei.

Febbre da cavallo (1976)

Mandrake, l'indossatore morto di fame e scommettitore incallito di Gigi Proietti, ha un complesso: quando perde alle corse, ovvero sempre, con la fidanzata Gabriella "non arma, insomma muffa", come dice l'amico Pomata di Enrico Montesano. Lei si accorge che lui ha perso e allora a Mandrake tocca lavorare di fantasia. Deve inventarsi "un minestrone di Ursula Andress, Barbara Bouchet e Laura Antonelli col rischio che gli viene in mente pure Marlon Brando..." oppure farsi venire voglia di filetti di baccalà e lanciarsi in una disquisizione sul prezzo delle "ova". Spalla perfetta e meravigliosa la Spaak nel cult movie di Steno, in acquisto o noleggio su YouTube.

La vacanza (2019)

L'ultima interpretazione di Catherine Spaak è nell'opera seconda di Enrico Iannaccone. Nel film è Carla, una ex magistrata forte e ancora bellissima ma alle prese con i primi sintomi dell'Alzheimer, che intreccia un profondo legame con Valerio (Antonio Folletto), un trentenne affetto da disturbo bipolare. Un personaggio scelto dall'attrice proprio perché in grado di affrontare le difficoltà della malattia, l'avanzare dell'età e i ricordi dolorosi con grazia, levità ed ironia. Un'opera piccola e preziosa, da recuperare in acquisto o noleggio su YouTube.

Foto: Dorotea Tasca / Adler Entertainment