La quota maggiore degli investimenti pubblici è data dal tax credit: i crediti di imposta valgono 175,35 milioni
La fotografia del cinema italiano restituita dal rapporto 2022 presentato dal Ministero della Cultura - Direzione Generale Cinema e Audiovisivo nell'ambito della nona edizione del MIA - Mercato Internazionale Audiovisivo di Roma, è impietosa. Nell'anno passato in Italia sono stati prodotti 355 film per un costo totale di oltre 581 milioni di euro. Nello stesso anno, al botteghino si sono registrati 60,3 milioni di euro di incassi e 9,4 milioni di presenze per i film italiani: appena il 19,7% degli incassi complessivi.
Cinema italiano, produce tanto ma al botteghino incassa poco
Il cinema in sala è tornato ai livelli pre-pandemia, ma a beneficiarne sono soprattutto i titoli statunitensi che incassano 179,2 milioni di euro e strappano 24,9 milioni di presenze. Nonostante questi dati "non accettabili per la nostra industria", come ha dichiarato Massimo Proietti di Universal Pictures International Italy, il rapporto della Direzione generale Cinema certifica che nel 2022 in Italia si è prodotto il 13,4% di film in più rispetto al 2021.
I film 100% italiani sono 253: 147 di finzione e 106 documentari. La quota maggiore degli investimenti pubblici è data dal tax credit: nel 2022 i crediti di imposta per la sola produzione valgono 175,35 milioni di euro, +29,8% sul 2021. Le produzioni internazionali che hanno beneficiato del tax credit estero sono state 75 e hanno generato investimenti complessivi per circa 845 milioni.
Cinema italiano, tutti i numeri del 2022 tra film e serie tv
Il leitmotiv è sempre lo stesso: in Italia si produce tanto ma i film italiani non li va a vedere nessuno. Il dato consolante è che aumenta (ma di poco) il numero delle registe donne. Per il resto, le produzioni tv e web arrivano a quota 230, più del doppio rispetto al 2019: web-serie e videogame crescono del 65,7% sul 2021, le serie televisive del 37,6%. Il costo totale dei progetti di coproduzione supera i 129 milioni di euro grazie principalmente all'apporto dei capitali esteri.
Come per il cinema, in tv la quota maggiore degli investimenti pubblici è data dal tax credit: 239,55 milioni di euro, +51,6% sul 2021. Lo stesso vale per le produzioni estere, che hanno richiesto un credito d'imposta complessivo di 338,45 milioni di euro generando un investimento totale di 844,36 milioni.
"Anche alla luce di quanto emerso dalla ricerca, che dimostra l'importanza del contributo pubblico per il settore della produzione cinematografica e audiovisiva, è quanto mai necessario tenere alta l'attenzione affinché questi fondi spingano nella direzione di una sempre maggiore qualità delle opere finanziate e della loro massima diffusione", ha commentato Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla Cultura.