Dieci classici film di Natale massacrati dalla critica all'uscita

Alcuni dei più classici film di Natale sono stati giudicati malissimo dalla critica alla loro uscita. Eccone dieci che guardiamo ancora oggi

Ormai i classici film di Natale sono come le canzoni: aspettiamo dicembre per avere la scusa di riguardarli senza essere giudicati troppo dal resto della famiglia. La lista, e in alcuni casi anche la scaletta dei canali televisivi, potremmo quasi stilarla a memoria. 

Ma quelli che ormai siamo abituati a considerare film classici di Natale intramontabili, in alcuni casi non hanno avuto vita facile alla loro uscita. Alcuni sono andati maluccio al botteghino, ma soprattutto molti sono stati maltrattati dalla critica. Soprattutto perché il periodo natalizio è sempre stato considerato buono per fare cassa, anche prima dell'invenzione del termine Cinepanettone. E si sa che un certo tipo di critica non vede di buon occhio le operazioni commerciali, e parte un po' prevenuta. 

Classici film di Natale, una lista divertente

Ma si sa che con il periodo natalizio sono tutti più buoni. Probabilmente anche per questo il New York Times ha pubblicato una lista di film che i loro critici hanno massacrato all'uscita, ma che si sono conquistati il successo del pubblico fino a diventare veri e propri imperdibili. Una specie di mea culpa natalizio, che comunque ci aiuta a riscoprire diversi film, anche fra quelli che probabilmente negli anni abbiamo "visto passare" senza nemmeno ricordarci il nome. Ci sembrava una buona scusa per riguardarli e soddifare qualche curiosità, per cui la riproponiamo.

Dieci film classici di Natale massacrati dalla critica (ma che hanno ancora successo oggi)

La vita è meravigliosa (1946)

Il più classico dei classici, e forse uno dei film più strappalacrime di sempre. Eppure all'uscita è stato accolto male dalla critica, che lo considerava una storia troppo ottimista e lineare, e decisamente troppo poco realistica. Ma forse questo so essere iper-ottimista lo ha trasformato nella favola che molti a Natale cercano. Ma dobbiamo aspettare metà degli anni '70 perchè il film venga riscoperto dalla TV e diventi un appuntamento classico fra i film sul Natale. Negli Stati Uniti è incredibilmente famoso, ma anche in Italia in questo periodo è molto facile incontrarlo in programmazione.

Bianco Natale (1954)

Curiosamente ci sono molti musical sul Natale, ma pochi così famosi e immediatamente riconoscibili. Bianco Natale è stato prodotto nel periodo in cui i musical erano come i film con i supereroi oggi: ne escono tanti da perdere il conto, sono tutti tecnicamente interessanti e soprattutto "vendono" molto bene. Bianco Natale però ha rischiato di fare la fine di un Hulk a caso. Secondo molti critici infatti, sembrava essere "vuoto", al di là dell'ottima fotografia. 
Invece, ancora oggi, è una simpatica commedia brillante natalizia.

Black Christmas (Un Natale rosso sangue) (1974)

Ancora oggi, proporre un film di Natale horror (o peggio slasher) è un azzardo, immaginiamoci come poteva esserlo nel 1974. Naturalmente i critici all'epoca non furono teneri, soprattutto perché vedevano nella scelta di un film horror che si svolge nel periodo di Natale un trucchetto per sollevare facile indignazione. In parte è vero, tant'è che Un Natale Rosso sangue e altri film simili si trovano soprattutto nelle controprogrammazioni e nei canali con una spiccata propensione ad essere alternativi. Ma Black Christmas è stato anche un punto di riferimento per molti altri motivi.

Ancora oggi infatti è considerato una pietra miliare del genere slasher, e soprattutto è stato uno dei primi a usare la ripresa in soggettiva per le scene. E con le macchine da presa degli anni '70, che decisamente non erano delle action camera, la questione era complicata anche dal punto di vista tecnico.

Una storia di Natale (1983)

La commedia nostalgica di Clark su un bambino di nove anni (Peter Billingsley) negli anni '40. Una storia piuttosto classica: la sua famiglia del Midwest statunitense, durante il film passa ogni tipo di sventura. Un film che deve la sua popolarità a una trasmissione praticamente continua su diversi network americani. In Italia si vede di rado nelle programmazioni principali, ma si è comunque conquistato il suo popolo di appassionati. Per chi ama la cultura americana, quella amarcord in particolare, è una cartolina incredibile di un certo stile di vita.

Gremlins (1984)

Abbiamo già incontrato Gremlins e alcuni altri film di questa lista fra i classici di Natale "alternativi". La storia la conoscono praticamente tutti, ed è una delle cose più anni '80 che possiamo immaginare. C'è il negozio di stranezze, rigorosamente cinese, un po' di magia, e soprattutto una considerevole quantità di cattiveria, soprattutto se si considera che all'epoca dell'uscita era considerato quasi un film di natale per bambini. In Italia lo si vedeva soprattutto nelle varie programmazioni horror della seconda serata, estiva soprattutto. Ma in realtà la storia è ambientata a Natale. 
Un fatto divertente è che proprio per la sua particolarità, ha contribuito allo sviluppo sviluppo del sistema americano moderno di età consigliata. All'epoca infatti uscì come PG, cioè film per tutti, bambini compresi. Insieme a Indiana Jones e il tempio maledetto fu uno dei due film che spinsero la MPAA, l'organo di controllo statunitense, a creare il rating PG-13, cioè vietato ai 13 anni. Che ancora oggi indica i film (e i videogame, per esempio) non troppo espliciti ma inadatti ai più piccoli. A suo modo, ha fatto la storia.

S.O.S. fantasmi (1988)

Gli adattamenti del Canto di Natale di Charles Dickens escono con cadenza quasi annuale. E peraltro, avevano stancato già negli anni '80. Solo Bill Murray poteva intepretarne uno che fosse all'altezza di essere ricordato. In perfetto stile Murray, S.O.S. Fantasmi (peraltro uscito in modo furbetto fra i due Ghostbuster) è una delle versioni più ciniche e divertenti del racconto anche se, ovviamente, tutti sanno già come andranno a finire le cose.

Trappola di cristallo (1988)

Altra vecchia conoscenza delle nostre liste. Molti lo considerano semplicemente un film d'azione, senza soffermarsi troppo sull'ambientazione natalizia, ma non possiamo dimenticarci della scena iniziale. Eppure il film è "partito lento", anche a causa di un certo tipo di critica, che lo aveva visto come un film dozzinale. Troppi effetti speciali e troppe esplosioni, secondo alcuni. Si vede che Michael Bay non era ancora arrivato al grande schermo.

Un Natale esplosivo (1989)

Chevy Chase è un po' il volto della commedia slapstick americana. E questo film ne è un po' la quintessenza in salsa natalizia. Si tratta del classico film in cui il protagonista e la sua famiglia si trovano in mezzo a una serie di guai sempre più improbabili e rocamboleschi, prima di arrivare alla tanto sognata notte di Natale. Ma proprio per la sua comicità genuina (e anche un po' ingenua) ci fa ridere di gusto e in modo semplice, cosa che durante le feste è sempre gradita. Probabilmente è il tipo di produzione statunitense che più si avvicina al nostro cinepanettone, ma non è sempre un male.

Love Actually - L'amore davvero (2003)

Più chiaro di così è impossibile: in Love Actually il Natale è citato anche nel merchandising, che ricorda un pacchetto natalizio. In termini cinematografici è un film antologico, cioè costituito da brevi racconti. In questo caso, commedie romantiche natalizie che si intrecciano leggermente durante la storia, ma che di fatto rimangono racconti indipendenti. Quando è uscito i critici ne contestarono soprattutto la lunghezza, e il fatto che somigliava più alla puntata pilota di una sitcom che a un vero film.

Ma il pubblico, soprattutto negli anni, ha dimostrato di pensarla diversamente, e oggi per molti Love Actually è una delle immancabili "fatiche di Natale", un po' come i preparativi e il cenone.

Kiss Kiss Bang Bang (2005)

Terzo film che si sovrappone alla lista dei film di Natale alternativi. Anche Kiss Kiss Bang Bang fa parte di quella lunga lista di film che dopo un'accoglienza tiepida nelle sale ha conquistato una fanbase sempre più solida nel circuito home video, come si chiamava nei primi anni 2000. Sappiamo che il regista Shane Black, qui al suo debutto dietro la cinepresa, ha un rapporto particolare con il Natale.  

Considerato alla sua uscita un film abbastanza ingenuo e tutto sommato non particolarmente notevole, è stato riscoperto di anno in anno, fino a diventare un vero cult.

Fonte foto copertina: pexels.com/photo/man-in-santa-claus-costume-716658/  foto articolo: imdb.com