Claudio Santamaria dopo il David di Donatello: «Jeeg Robot parla della periferia in modo onesto»

L'attore ha poi aggiunto: «Un film molto personale, non imita nessuno»

È stato un vero trionfo quello di Lo chiamavano Jeeg Robot alla 60esima edizione dei David di Donatello. Con sette statuette e un premio speciale del pubblico, l’opera prima di Gabriele Mainetti si conferma il caso cinematografico dell’anno.

Queste la parole di uno dei protagonisti della serata e del film, Claudio Santamaria: Me l'aspettavo quando ho letto la sceneggiatura, sapevo che sarebbe stato un film che avrebbe fatto parlare di sè. Il fatto che sia molto personale come film, non imita niente, non cerca di essere un film autoriale pur parlando della periferia in modo molto onesto, avvicinando lo spettatore a quel mondo non allontanandolo. Gabriele (Mainetti, ndr) si è messo tra gli spettatori: ha fatto un film per se stesso e per loro, senza porsi degli obiettivi o un velo autoriale, con onestà.

Qui du seguito tutti i premi ricevuti da Lo chiamavano Jeeg Robot alla cerimonia di consegna dei Davidi di Donatello:

  • Migliore attore protagonista Claudio Santamaria
  • Migliore attrice protagonista Ilenia Pastorelli
  • Migliore attore non protagonista Luca Marinelli
  • Migliore attrice non protagonista Antonia Truppo
  • Miglior regista esordiente Gabriele Mainetti
  • Migliore montatore Andrea Maguolo, con la collaborazione di Federico Conforti
  • Miglior produttore Gabriele Mainetti per Goon Films, con Rai Cinema

Fonte: Askanews