Il film incentrato sul Pennywise sta generando grande attesa ma anche delle proteste da parte di veri clown.
Il mondo, e soprattutto il pubblico del cinema horror, sta aspettando con ansia l'uscita nelle sale cinematografiche di IT, il film tratto dal capolavoro di Stephen King. La pellicola arriverà in Italia il 21 settembre e nel frattempo il trailer su YouTube infrange ogni record per i trailer cinematografici, generando ancora più attesa sul ritorno del pagliaccio Pennywise. C'è chi, però, non sembra affatto contento della "moda", e sono proprio coloro che i pagliacci li impersonano per mestiere.
I pagliacci "veri" contro IT
Parlando con Mel Magazine, il clown professionista Guilford "Gilly" Adams ha lamentato il fatto che, con il ritorno di IT, il pubblico sta associando la figura del pagliaccio alla negatività e ai killer.
È una professione che sta morendo. E chi lavora nel settore e cerca di mantenersi così deve accettare il fatto che è cool e alla moda non amare i clown.
Il pagliaccio professionista ha commentato con amarezza il trailer del film in uscita, spiegando che:
Allontanerà i giovani clienti da una forma d'arte che è dolce e simpatica e non è come i Kardashian o Minecraft.
In un certo senso Adams si è fatto portavoce della categoria dei clown, che ad oggi secondo lui sono decisamente poco apprezzati, diversamente da un tempo.
Nessuno prende le difese di un clown. L'unica cosa più cool da non gradire è un mimo. È sciocco e stupido, e vorrei che la gente si concentrasse sui buoni clown là fuori.
L'opinione di Stephen King
Lo scrittore è convinto che la paura dei clown passerà presto, non appena sarà finito il clamore del film. Intervistato dal Bangor Daily News, King ha spiegato perché ha scelto un clown per impersonare l'entità demoniaca:
Per dare un volto al mostro che si mostra ai bambini in It, ho scelto Pennywise il Clown perché ai ragazzini piacciono i clown ma ne hanno anche paura. Con le loro facce dipinte di bianco e le labbra rosse sono così diversi e grotteschi se messi a confronto con le persone "normali". Se portate un bambino al circo e gli fate vedere un clown è più facile che si metta ad urlare che a ridere.
Siete d'accordo?