L'attrice, al suo terzo film da regista, si è ispirata a fatti realmente accaduti nel 1985 in Kentucky e alla leggenda metropolitana che ne è nata in seguito
Un film "stupefacente": così la Universal presenta Cocainorso, il terzo lungometraggio da regista dell'attrice Elizabeth Banks che uscirà il 24 febbraio negli Stati Uniti e il 27 aprile in Italia. Una thriller comedy che è già diventata uno dei titoli più strambi e attesi del 2023 e che "potrebbe essere la fine della mia carriera". Parola della Banks nel corso di un'intervista concessa al magazine Variety.
Cocainorso, storia vera diventa splatter e trailer virale
Ispirato a fatti realmente accaduti nel 1985, Cocainorso (in originale Cocaine Bear) racconta la storia dell'aereo di un narcotrafficante che va in avaria e precipita in uno sperduto bosco del Kentucky. Il carico di cocaina, destinato al mercato statunitense, non arriva sulle strade ma viene ritrovato e mangiato da un ignaro orso nero selvatico di 79 chili.
Il malcapitato animale, pieno zeppo di polvere bianca purissima in circolo nel suo corpo, perde la testa e si lancia contro il più vicino centro abitato. Questo accade nella sceneggiatura scritta da Jimmy Warden perché, nei fatti, l'orso morì di overdose poco dopo aver ingerito le ingenti dosi di coca, ma senza attaccare né uccidere nessuno. Da questa vicenda è però nata una sanguinaria leggenda metropolitana che nel corso del tempo ha ribaltato e rielaborato completamente le cose.
Prodotto da Lord Miller, Brownstone e Jurassic Party, Cocainorso ha un ricco cast formato da Ray Liotta (al suo ultimo ruolo prima della scomparsa), Keri Russell, Margo Martindale, Alden Ehrenreich, Matthew Rhys, O'Shea Jackson Jr. e Kristofer Hivju.
Elizabeth Banks, Cocainorso sarà il mio "career ender"
Banks ha diretto questa dark action comedy R-rated (ovvero vietata ai minori di 17 anni) perché è una fan del gore (La casa di Sam Raimi è uno dei suoi film preferiti) e perché "volevo assolutamente realizzare qualcosa di muscoloso e maschile", come racconta a Variety.
Volevo smontare una parte della mitologia che riguarda i tipi di film che le donne sono interessate a fare. Per qualche strana ragione, a Hollywood ci sono ancora executive che dicono: "Non so se le donne possono fare cose tecniche". Ci sono letteralmente persone che sostengono: "Alle donne non piace la matematica". È una cosa che persiste.
Cocaine Bear ha un budget di poco più di 30 milioni di dollari, conta sugli effetti speciali di Weta FX (la società di Peter Jackson) e vanta un trailer diventato già virale sul web. Eppure la sua regista ritiene che un progetto del genere "è un rischio enorme: potrebbe essere la fine della mia carriera". Lo scopriremo a partire dal 27 aprile.