Collateral Beauty, la morte affrontata alla Charles Dickens

Il film di David Frankel emoziona e racconta la perdita di una persona cara in maniera originale senza mai cadere nella retorica

Non è mai facile parlare della morte, non lo è nel mondo reale e non lo è neanche in quello del cinema. Spesso si cade nel retorico, nel banale, si finisce per ripetere quelle frasi fatte già sentite che non hanno quasi alcun effetto su chi le sente. Anche sul grande schermo fin troppi registi sono incappati nella banalità quando hanno deciso di affrontare questo tema, non lo ha fatto invece David Frankel con il suo Collateral Beauty. Dal 2006 e dai toni scanzonati di Il diavolo veste Prada è rimasto ben poco nel lavoro del regista newyorkese, che aveva già fatto le prove sul come fare a emozionare il pubblico con il suo Io & Marley: David Frankel riesce a trattare il difficile tema del lutto, della perdita di una persona cara (in questo caso una figlia di appena sei anni) in maniera originale, mischiando l'arte del teatro a quella del cinema e riuscendo, in alcuni momenti, anche a trasformare una storia drammatica in una commedia grazie, soprattutto, all'imprevedibilità dei suoi personaggi.

Collateral Beauty: una versione moderna del Canto di Natale di Charles Dickens

Collateral Beauty sotto molti aspetti ricorda il Canto di Natale di Charles Dickens: nel romanzo dello scrittore inglese il protagonista è l'anziano e avaro Ebenezer Scrooge che, nella notte tra la Vigilia e il giorno di Natale, riceve le visite dello Spirito del Natale, Passato, quello del Natale Presente e, infine, quello del Natale Futuro. I tre spiriti riescono a far ritrovare la serenità interiore al vecchio finanziere, facendolo diventare una nuova persona. Questo è quello che in parte accade anche al protagonista di Collateral Beauty, il pubblicitario Howard Inlet: ad aiutare a ritrovare la pace dopo la morte della piccola figlia, che lo ha fatto cadere in uno stato catatonico, non sono i tre spiriti del Natale, ma l'Amore, il Tempo e la Morte.

Tre concetti astratti a cui Howard Inlet aveva scritto delle lettere per cercare di comprendere il perché della morte della bambina di appena sei anni. Lettere che vengono intercettate dai colleghi del pubblicitario che assumono tre attori che interpretino queste figure astratte per far in modo che l'amico ritrovi la pace persa.

Will Smith nei film drammatici dà il meglio di sé

Dalle poche righe precedenti risulta evidente come il film sia del tutto originale nel modo di trattare un tema così tanto delicato. E se la pellicola diretta da David Frankel riesce a emozionare così tanto il merito è anche da attribuire ai suoi protagonisti. Innanzitutto Will Smith nel ruolo di Howard Inlet: l'ex principe di Bel-Air non è certo una sorpresa, lo abbiamo visto in una versione superlativa anche in altri ruoli drammatici, come quelli che ha interpretato nei film di Gabriele Muccino Sette anime e La ricerca della felicità. Il Collateral Beauty riesce addirittura emozionare anche di più rispetto a quanto fatto nelle pellicole del regista italiano. Da sottolineare poi le interpretazione dei tre “spiriti del Natale” di dickensiana memoria: Keira Knightley, Helen Mirren e Jacob Latimore, rispettivamente l'Amore, la Morte e il Tempo. Sorprendono, esagerano e a volte divertono, sono personaggi ben pensati, ben sceneggiati e ben interpretati.

Collateral Beauty: il finale arriva troppo in fretta

Se Collateral Beauty ha un difetto, questo è quello di terminare troppo in fretta. David Frankel dà l'impressione di voler arrivare in fretta alla conclusione per non rischiare di cadere nel banale e nel retorico, ma così facendo risolve in maniera sbrigativa alcune situazioni che avrebbero richiesto di maggiore tempo. E tempo a disposizione ne aveva, considerando che il film dura appena novantesi minuti. Nonostante ciò Colleteral Beauty è un film che vi consigliamo di vedere: nella vita reale con la morte e con i lutti tutti dobbiamo prima o poi fare i conti, il film di David Frankel offre un'interessante visione diversa a questi aspetti. Se vi piacciono le pellicole che lasciano qualcosa dentro a livello emotivo, Collateral Beauty è quello che fa per voi.

Voto: 6,5

Frase:
“Desideriamo l'amore, vorremmo avere più tempo e temiamo la morte”.

Fonte immagine di copertina: https://www.youtube.com/watch?v=txpiskjwD5M