In rete non si parla d'altro: 'Contagion', film diretto del 2011 - diretto da Steven Soderbergh - aveva anticipato l'arrivo del Coronavirus. Ecco la storia che racconta.
Sono stati pubblicati i dati sui noleggi e gli acquisti di film di tendenza che gli utenti hanno scelto negli ultimi mesi e, quello che recentemente ha cavalcato maggiormente l'onda è stato Contagion, poiché ha anticipato l'arrivo del Coronavirus. La pellicola del 2011 - diretta da Steven Soderbergh - in cui ha recitato Gwyneth Paltrow del 2011, parlava proprio di un focolaio di virus che si diffonde in tutto il mondo, partendo da Hong Kong.
Contagion: il film parlava del Coronavirus?
Uno dei film più chiacchierati delle ultime settimane è Contagion del 2011, pellicola diretta da Steven Soderbergh. Il thriller, in cui - attenzione, spoiler - Gwineth Paltrow muore quattro giorni dopo aver contratto il virus ma non prima di averlo scatenato in tutto il mondo, causando milioni di morti, è nella classifica dei 10 tra i film più noleggiati e/o acquistati su iTunes.
Molti utenti su Twitter hanno rilevato tante somiglianze tra la trama del film e ciò che sta accadendo attualmente nel mondo con la diffusione del Coronavirus che si è sviluppato proprio dalla Cina, come avveniva nella trama di Soderbergh.
Anche le ricerche di Google che gli internauti hanno effettuato digitando il titolo del film sono salite alle stelle dall'inizio del 2020, quando è arrivata la notizia della diffusione di questo nuovo virus.
Il film ha alcune assonanze con quanto sta accadendo nel mondo a causa dell'emergenza sanitaria. Nel film, infatti, si parla di un virsu letale che si diffonnde a macchia d'olio nel mondo, ma ci sono anche delle differenze: nel caso del COVID19 la diffusione esclude gli animali, mentre nella storia del film si trasmette anche da animali a persone.
Inoltre, l'immaginaria malattia di contagio uccide oltre il 20% delle persone infette, una percentuale molto più elevata, rispetto al 2% circa stimato del tasso di mortalità nell'attuale epidemia.
Contagion: la trama
Beth Emhoff ritorna da un viaggio d'affari a Hong Kong con una sosta all'aeroporto di Chicago, dove fa sesso con il suo ex amante. Beth si sente male, ma pensa che il problema sia il jet-leg.
Torna a casa a Minneapolis e diffonde il virus a suo figlio Clark e suo marito Mitch. Quando Beth e Clark muoiono, Mitch va in quarantena dove i medici si rendono conto che è immune al misterioso virus.
Nel frattempo a Hong Kong, a Londra e in una piccola provincia, i casi della malattia misteriosa si stanno iniziando a manifestare, mentre l'americana CDC e l'Organizzazione mondiale della Sanità fanno il possibile per analizzare il virus.
Inizia una corsa contro il tempo, poiché il virus si sta diffondendo in progressione geometrica e - se non viene trovata alcuna soluzione velocemente - l'umanità cesserà di esistere.
Contagion diventa virale: lo sceneggiatore Burns non è meravigliato
Date queste somiglianze a livello superficiale, lo sceneggiatore Scott Z. Burns non è sorpreso dal fatto che il film del 2011 possa essere di particolare interesse per quelli scossi dalla diffusione di COVID-19.
Il bilancio delle vittime ha superato 1.100 questa settimana, quasi interamente in Cina. Ma gli è stato chiesto se gli spettatori si stanno concentrando sui punti più ampi del film, sul panico sociale durante le epidemie legate a malattie infettive.
Ecco cosa ha rivelato lo sceneggiatore a Fortune:
Le somiglianze tra Contagion e il coronavirus sono irrilevanti, accidentali e davvero non così importanti. Ciò che è più importante e preciso è la risposta sociale e la diffusione della paura e gli effetti a catena di tutto ciò.
Se il virus di Contagion presenta somiglianze tangibili con COVID-19, c'è una semplice ragione che giustifica tutto ciò: Burns ha fatto le sue ricerche.
Nello scrivere la sceneggiatura di Contagion, ha sempre cercato di realizzare la versione scientificamente più accurata di un thriller pandemico che poteva, arruolando i dottori W. Ian Lipkin e Larry Brilliant per aiutare a creare un virus immaginario basato sia sulla scienza che sulle loro esperienze in prima persona, all'interno del campo di epidemiologia.
Proprio parlando con gli scienziati che Burns ha anche portato alla luce idee su come la società potrebbe reagire a un tale virus, dal saccheggio di vetrine a un vlogger messianico di "fake news", interpretato da Jude Law.
"Quando in origine ho presentato questa idea a Steven Soderbergh, ho detto che volevo che Contagion fosse radicato nella scienza il più possibile", ricorda. "Non volevo fare un film sul disastro di Hollywood che si scatenasse con la scienza. Gli eroi dovevano essere scienziati".
Fortunatamente, in Brilliant e Lipkin, Burns aveva a disposizione due "scienziati eroi". Negli anni '70, Brilliant era uno degli epidemiologi che alla fine scacciarono il vaiolo. Successivamente, è diventato il primo CEO dello Skoll Global Threats Fund, lanciata dall'ex presidente di eBay, Jeff Skoll, per combattere le minacce contro l'umanità.
Lipkin è conosciuto nel suo campo come un "maestro cacciatore di virus", una reputazione guadagnata in tre decenni di gare contro il tempo per identificare e combattere nuovi virus, dal virus del Nilo occidentale allo scoppio della SARS del 2003.
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