La regista Tara Pirnia racconta la storia del ragazzo che, partendo da Madeira, è diventato CR7
La prima domanda che viene da porsi dopo aver visto Cristiano Ronaldo - Il Mondo ai Suoi Piedi è: “Perché è stato girato un film – documentario sull'attaccante portoghese?”. La risposta arriva da sé: quella di Cristiano Ronaldo è una favola moderna, di un mondo dove i calciatori prendono il posto dei cavalieri senza macchia e senza paura, i palloni quelli delle spade, la capacità di fare gol quello dell'abilità nel duello. Non c'è una principessa da salvare ma una coppa da alzare al cielo, un popolo da mondare in visibilio a suon di dribbling, assist e gol. Tutto per un un unico obiettivo: essere il migliore al mondo, il numero uno. Un obiettivo che Critstiano Ronaldo è riuscito a raggiungere, come i Palloni d'Oro vinti testimoniano. Ma cosa c'è dietro il calciatore più talentuoso di quest'epoca, insieme a Lionel Messi? Questo è quello che racconta Cristiano Ronaldo - Il Mondo ai Suoi Piedi. La regista Tara Pirnia, specializzata nel realizzare film con protagoniste delle star mondiali (nel 2013 ha girato I Love One Direction, documentario sulla celebre boy band britannica molto amata dai giovanissimi), ha voluto soffermarsi non solo sul CR7 calciatore, ma sull'uomo, sul ragazzino che a soli 12 anni ha lasciato la propria famiglia e la propria Medeira per inseguire il sogno di diventare un calciatore, non uno qualunque, ma il più forte del mondo.
Cristiano Ronaldo: i figli, le auto e il pallone
Come tutte le persone che hanno raggiunto una fama planetaria, Cristiano Ronaldo o lo si ama o proprio non ci si riesce a farselo piacere. Chi non è un fan del campione portoghese difficilmente dopo aver visto questo documentario cambierà la propria opinione: la ricchezza ostentata, il garage con all'interno ogni tipo di automobile di lusso - dalla Ferrari alla Lamborghini, passando per la Porsche e la Rolls Royce – quell'esaltazione del singolo che prevale anche sulla squadra (nel calcio, così come in ogni altro sport in cui un atleta non gareggia da solo ma fa parte di un team, difficilmente viene visto come un aspetto positivo), possono risultare quasi fastidiosi.
Chi invece ama CR7 non potrà che rimanere ammaliato dalla sua storia, dall'emozione della madre che osserva quel suo bambino diventato grande alzare al cielo ogni tipo di trofeo, che sia individuale come il Pallone d'Oro o di squadra come la Champions League. I fan dell'asso portoghese non potranno che rimanere colpiti anche dalla disponibilità che sembra avere per tutte quelle persone comuni che lo adorano quasi come un Dio pagano. Se c'è un aspetto che invece metterà d'accordo tutti, fan o non fan, è invece quello del rapporto vero, sincero, con il figlio: perché quello che si vede in famiglia è un Cristiano Ronaldo diverso, non è il personaggio pubblico conosciuto da tutti, ma l'uomo che si diverte a stare con il proprio figlio, a giocare con lui e ad ascoltare anche i consigli calcistici che il piccolo ha da dargli.
Cristiano Ronaldo: il film che l'uomo prima del calciatore
Cristiano Ronaldo - Il Mondo ai Suoi Piedi non è un film - documentario realizzato solamente per i fan del campione portoghese, lo apprezzeranno ovviamente anche gli appassionati di calcio (d'altronde i gol, i dribbling e le magie con il pallone non mancano), per non parlare dei tifosi o semplici simpatizzanti del Real Madrid che potranno rivedere alcune azioni e alcune immagini che hanno fatto la storia del proprio club e, magari, potrebbero anche ritrovarsi ad esultare per qualche gol.
Cristiano Ronaldo - Il Mondo ai Suoi Piedi piacerà anche a chi è interessato a scoprire qual è l'umo che si nasconde dietro la star, cosa c'è nel privato di chi in uno stadio, su un palco o al cinema incanta milioni di persone e duella con Leo Messi per il ruolo di più forte del mondo. Quest'opera di Tara Pirnia fa proprio questo: indaga sull'uomo prima che sul calciatore / personaggio e serve a scoprire meglio chi è davvero CR7.
Voto: 6
Frase:
“Sì, è come avere una sola lingua: il calcio riesce ad unire tutti e anche a far parlare tutti tra loro”