Il regista Dario Argento ai microfoni di Radio 1 ha criticato i David di Donatello 2019
La 64ª edizione dei David di Donatello ha visto trionfare Dogman: il film basato sul cosiddetto delitto del Canaro avvenuto a Roma nel 1988 si è aggiudicato il premio per il Miglior Film, il Miglior Regista (andato a Matteo Garrone), la Miglior Sceneggiatura originale, Miglior attore non protagonista (a Edoardo Pesce), Miglior autore della fotografia, Miglior scenografo, Miglior truccatore, Miglior montatore, Miglior suono. Un totale di nove premi: troppi, secondo Dario Argento che, intervendo ai microfoni di Un giorno da pecora su Radio 1 non ha lesinato critiche all'edizione 2019 dei David di Donatello.
David di Donatello 2019, i vincitori non hanno convito Dario Argento
"E’ stato un po’ noioso, i premi andavano tutti a Dogman. Io non l’ho visto perché c’era violenza sui cani, sono molto sensibile su questi animali, li amo. Sulla mia pelle’ne avrebbe meritato qualcuno in più e ‘Dogman’, forse, ne ha ricevuti troppi" ha dichiarato Dario Argento, che era presente alla 64ª edizione dei David di Donatello in quanto ha ricevuto uno dei Premi Speciali.
Il celebre maestro dell'horror ha poi parlato anche dell'incontro con Luca Guadagnino, regista che ha portato nelle sale cinematografiche il remake di Suspira, capolavoro del 1977 proprio di Dario Argento: "Ci siamo abbracciati e baciati, sembrava commosso. Che non mi fosse piaciuto il remake di Suspiria glielo avevo già detto…".
David di Donatello 2019, Dario Argento: "Benigni non mi è piaciuto"
Sempre ai microfoni di Un giorno da pecora, trasmissione condotta da Geppi Cucciari e da Giorgio Lauro, Dario Argento non ha poi risparmiato critiche a Roberto Benigni, presente alla 64ª edizione dei David di Donatello dove ha consegnato il premio speciale a Tim Burton: "Ai David ieri ha fatto la solita pagliacciata, non mi è piaciuto per niente. Sembrava la caricatura di Benigni, è apparso saltellando e poi è subito sparito".