I film di Paolo Sorrentino e Gabriele Mainetti raccolgono il maggior numero di candidature, tallonati da "Qui rido io" di Martone e "Ariaferma" di Di Costanzo
È la rivincita di Napoli e degli autori napoletani quella che emerge dalla lista delle candidature ai David di Donatello 2022, diffusa dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano. Nella cinquina per il miglior film e per la migliore regia si sfidano È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, Qui rido io di Mario Martone e Ariaferma dell'ischitano Leonardo Di Costanzo. Gli altri due candidati in entrambe le categorie principali sono Ennio di Giuseppe Tornatore (in lizza anche come miglior documentario) e Freaks Out di Gabriele Mainetti.
David di Donatello 2022, candidature ufficiali: Sorrentino favorito
L'autobiografia di Sorrentino, già candidato agli Oscar e favorito della vigilia, conquista il maggior numero di nomination con Freaks Out: 16 complessive. Nella cinquina per il David più prestigioso non ci sono opere prime né film diretti da donne e il regista più giovane è Mainetti, 46 anni. Per trovare una donna bisogna arrivare alla cinquina del miglior esordio alla regia, dove sono candidate Laura Samani per Piccolo corpo e Maura Delpero per Maternal. Delusione per Nanni Moretti che con Tre piani ottiene soltanto la nomination per la migliore sceneggiatura non originale.
Sorprende l'esclusione dalle cinquine di miglior film e migliore regia di A Chiara di Jonas Carpignano, candidato però alla migliore sceneggiatura originale, per la migliore produzione e per Swamy Rotolo come miglior attrice protagonista. La giovane esordiente dovrà vedersela con Miriam Leone, la favorita Aurora Giovinazzo, Rosa Palasciano e Maria Nazionale. Toni Servillo è candidato sia come miglior protagonista per il suo Scarpetta di Qui rido io che come migliore non protagonista per il papà del protagonista di È stata la mano di Dio. L'attore casertano sfida il collega Silvio Orlando per la statuetta più importante con Elio Germano, Franz Rogowski e il favorito Filippo Scotti.
David di Donatello 2022, cinquine e cortometraggi rivelati
Il David per il miglior cortometraggio è andato a Maestrale di Nico Bonomolo. L'animazione ha avuto la meglio su Diorama di Camilla Carè, L'ultimo spegne la luce di Tommaso Santambrogio, Notte romana di Valerio Ferrara e Pilgrims di Farnoosh Samadi e Ali Asgari.
La cerimonia di premiazione della 67esima edizione dei David di Donatello si tiene martedì 3 maggio. La serata è trasmessa in diretta su Rai 1 dagli studi di Cinecittà con la conduzione di Carlo Conti e Drusilla Foer.
Ecco la lista completa delle candidature, trasmessa ufficialmente dallo Studio Notarile Papi di Roma.
Miglior film:
Ariaferma di Leonardo Di Costanzo
È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino
Ennio di Giuseppe Tornatore
Freaks Out di Gabriele Mainetti
Qui rido io di Mario Martone
Miglior regia:
Leonardo Di Costanzo per Ariaferma
Gabriele Mainetti per Freaks Out
Mario Martone per Qui rido io
Paolo Sorrentino per È stata la mano di Dio
Giuseppe Tornatore per Ennio
Miglior esordio alla regia:
Il cattivo poeta di Gianluca Jodice
Maternal di Maura Delpero
Piccolo corpo di Laura Samani
Re Granchio di Alessio Rigo De Righi e Matteo Zoppis
Una femmina di Francesco Costabile
Migliore attrice protagonista:
Swamy Rotolo per A Chiara
Miriam Leone per Diabolik
Aurora Giovinazzo per Freaks Out
Rosa Palasciano per Giulia
Maria Nazionale per Qui rido io
Miglior attore protagonista:
Elio Germano per America Latina
Silvio Orlando per Ariaferma
Filippo Scotti per È stata la mano di Dio
Franz Rogowski per Freaks Out
Toni Servillo per Qui rido io
Migliore attrice non protagonista:
Luisa Ranieri per È stata la mano di Dio
Teresa Saponangelo per È stata la mano di Dio
Susy Del Giudice per I fratelli De Filippo
Vanessa Scalera per L'arminuta
Cristiana Dell'Anna per Qui rido io
Miglior attore non protagonista:
Fabrizio Ferracane per Ariaferma
Valerio Mastandrea per Diabolik
Toni Servillo per È stata la mano di Dio
Pietro Castellitto per Freaks Out
Eduardo Scarpetta per Qui rido io
Migliore sceneggiatura originale:
Jonas Carpignano per A Chiara
Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero e Valia Santella per Ariaferma
Nicola Guaglianone e Gabriele Mainetti per Freaks Out
Mario Martone e Ippolita Di Majo per Qui rido io
Paolo Sorrentino per È stata la mano di Dio
Migliore sceneggiatura non originale:
Lirio Abate, Serena Brugnolo, Adriano Chiarelli e Francesco Costabile per Una femmina
Massimo Gaudioso, Luca Infascelli e Stefano Mordini per La scuola cattolica
Filippo Gravino, Guido Iuculano e Claudio Cupellini per La terra dei figli
Manetti Bros. e Michelangelo La Neve per Diabolik
Nanni Moretti, Federica Pontremoli e Valia Santella per Tre piani
Monica Zapelli e Donatella Di Pietrantonio per L'arminuta
Miglior produttore:
Jon Coplon, Paolo Carpignano, Ryan Zacarias, Jonas Carpignano (Stayblack Productions) per A Chiara
Carlo Cresto-Dina (Tempesta) e Michela Pini (Amka) per Ariaferma
Paolo Sorrentino e Lorenzo Mieli (Wildside) per È stata la mano di Dio
Andrea Occhipinti, Stefano Massenzi, Mattia Guerra (Lucky Red) e Gabriele Mainetti (Goon Films) per Freaks Out
Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori (Indigo Film) per Qui rido io
Migliore fotografia:
Paolo Carnera per America Latina
Luca Bigazzi per Ariaferma
Daria D'Antonio per È stata la mano di Dio
Michele D'Attanasio per Freaks Out
Renato Berta per Qui rido io
Migliore montaggio:
Affonso Gonçalves per A Chiara
Carlotta Cristiani per Ariaferma
Cristiano Travaglioli per È stata la mano di Dio
Massimo Quaglia e Annalisa Schillaci per Ennio
Jacopo Quadri per Qui rido io
Miglior compositore:
Dan Romer e Benh Zeitlin per A Chiara
Verdena per America Latina
Pasquale Scialò per Ariaferma
Pivio & Aldo De Scalzi per Diabolik
Michele Braga e Gabriele Mainetti per Freaks Out
Nicola Piovani per I fratelli De Filippo
Miglior canzone originale:
La profondità degli abissi di Manuel Agnelli per Diabolik
Faccio 'a polka di Nicola Piovani e Dodo Gagliarde interpretata da Anna Ferraioli Ravel per I fratelli De Filippo
Just You di Giuliano Taviani e Carmelo Travia interpretata da Marianna Travia per L'arminuta
Nei tuoi occhi di Francesca Michielin e Andrea Farri per Marilyn ha gli occhi neri
Piccolo corpo di Fredrika Stahl e Laura Samani interpretata da Celeste Cescutti e il Coro Popolare per Piccolo corpo
Migliore scenografia:
Luca Servino e Susanna Abenavoli per Ariaferma
Noemi Marchica e Maria Michela De Domenico per Diabolik
Carmine Guarino e Iole Autero per È stata la mano di Dio
Massimiliano Sturiale e Ilaria Fallacara per Freaks Out
Laura Casalini, Francesco Fonda, Giancarlo Muselli e Carlo Rescigno per Qui rido io
Migliori costumi:
Ginevra De Carolis per Diabolik
Mariano Tufano per È stata la mano di Dio
Mary Montalto per Freaks Out
Maurizio Millenotti per I fratelli De Filippo
Ursula Patzak per Qui rido io
Miglior trucco:
Francesca Lodoli per Diabolik
Vincenzo Mastrantonio per È stata la mano di Dio
Diego Prestopino, Emanuele De Luca e Davide De Luca per Freaks Out
Maurizio Nardi per I fratelli De Filippo
Alessandro D'Anna per Qui rido io
Miglior acconciatura:
Alberta Giuliani per 7 donne e un mistero
Giuseppina Rotolo per A Chiara
Luca Pompozzi per Diabolik
Marco Perna per Freaks Out
Francesco Pegoretti per I fratelli De Filippo
Miglior suono:
Xavier Lavorel, Pierre Collodin, Daniela Bassani e Maxence Ciekawy per Ariaferma
Emanuele Cecere, Francesco Sabez, Silvia Moraes, Mirko Perri e Michele Mazzucco per È stata la mano di Dio
Gilberto Martinelli, Fabio Venturi e Gianni Pallotto per Ennio
Angelo Bonanni, Diego De Santis, Davide Favargiotti, Mirko Perri e Franco Piscopo per Freaks Out
Alessandro Zanon, Alessandro Palmerini, Silvia Moraes, Gianluca Gasparrini e Giancarlo Rutigliano per Qui rido io
Migliori effetti visivi:
Nuccio Canino per A Classic Horror Story
Simone Silvestri per Diabolik
Rodolfo Migliari per È stata la mano di Dio
Stefano Leoni per Freaks Out
Rodolfo Migliari e Roberto Saba per La terra dei figli
Miglior documentario:
Atlantide di Yuri Ancarani
Ennio di Giuseppe Tornatore
Futura di Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher
Marx può aspettare di Marco Bellocchio
Onde radicali di Gianfranco Pannone
Miglior film internazionale:
Belfast di Kenneth Branagh
Don't Look Up di Adam Mckay
Drive My Car di Ryusuke Hamaguchi
Dune di Denis Villeneuve
Il potere del cane di Jane Campion