David Fincher stronca Joker: "È un tradimento dei malati di mente"

In un'intervista concessa al "Daily Telegraph", il regista critica il film di Todd Phillips e attacca Hollywood: "Una macchina per fare soldi"

Joker è un film che "tradisce" i malati di mente e sfrutta alienazione e sociopatia soltanto per fini commerciali. È questo il parere di David Fincher sul film di Todd Phillips, valso il Leone d'oro a Venezia 76 e l'Oscar come miglior attore al protagonista Joaquin Phoenix. Le dichiarazioni del regista di Fight Club, Seven e The Social Network stanno facendo discutere e hanno subito fatto infuriati i fan dell'"anti-cinecomic" sulle origini del villain DC Comics.

Joker, film massacrato da David Fincher

Nell'intervista concessa al Daily Telegraph per presentare Mank, il suo nuovo film in arrivo in streaming su Netflix dal 4 dicembre 2020, Fincher si scaglia contro Hollywood e i produttori degli studios, che ormai sono pronti a tutto e accettano soltanto i progetti che "fanno guadagnare miliardi di dollari".

Nessuno avrebbe pensato a Joker come un potenziale successo al botteghino se Il cavaliere oscuro non fosse stato così importante. Penso che nessuno avrebbe guardato la sceneggiatura di Joker dicendo: 'Prendiamo Travis Bickle [di Taxi Driver] e Rupert Pupkin [di Re per una notte], mettiamoli insieme in un unico personaggio, intrappoliamolo in un tradimento dei malati di mente e tiriamone fuori un miliardo di dollari'.

Mank uscirà su Netflix e Fincher ha firmato un contratto in esclusiva con la piattaforma proprio perché gli concede la libertà che le major non gli permettono più.

La realtà della nostra situazione attuale è che le 'cinque famiglie' non vogliono fare nulla che non permetta loro di guadagnare miliardi di dollari. Nessuno di loro vuole più produrre contenuti impegnati e film di fascia media. E questa dinamica fa scomparire esattamente il tipo di film che faccio io.

David Fincher, film di fascia media stanno scomparendo

Quello che i servizi streaming stanno facendo, aggiunge Fincher, è "fornire una piattaforma per il tipo di cinema che riflette la nostra cultura". 

Un cinema che lotta con le grandi idee: come vanno le cose oggi, cosa rende la gente ansiosa e insicura. Questi sono film che, soltanto cinque anni fa, sarebbero morti sul nascere.

Nel corso dell'intervista, il regista ha raccontato anche come il percorso di Joker sia simile, ma da un punto di vista opposto, a quello di Fight Club, inizialmente rigettato numerose volte dagli executive della Warner.

Durante le prime proiezioni l'opinione generale tra i dirigenti dello studio era: 'Le nostre carriere sono finite'. Il fatto che siamo riusciti a girare quel film nel 1999 per me è ancora adesso un miracolo.

Fonte foto copertina: Warner Bros
Fonte foto interna: "David Fincher" by rasdourian is licensed under CC BY 2.0