Deadpool 2: Il mercenario è tornato più carico che mai

Finalmente è arrivato in sala uno dei sequel Marvel più attesi: Deadpool 2 non delude le aspettative regalando due ore di puro intrattenimento. Il ritorno del supereroe sboccato è spettacolare, dark ed esagerato sotto tutti i punti di vista

Il primo capitolo di Deadpool aveva entusiasmato ed incassato tantissimo (oltre 750 milioni di dollari in tutto il mondo) portando alla ribalta un personaggio Marvel (che però non fa parte del Marvel Cinematic Universe) anticonvenzionale e poco conosciuto al grande pubblico. Il mercenario logorroico con il primo film a lui dedicato aveva conquistato fan da tutte le parti del mondo e con il sequel si prepara a conquistarne altri, perché in Deadpool 2 (undicesimo film dell'universo X-Men) si rincara la dose d'esuberanza ed irriverenza. Era ovvio che la storia di Deadpool sarebbe continuata in un sequel, ma i secondi capitoli sono sempre un po' una rogna, visto che non solo si deve uguagliare il successo del primo film ma lo si deve anche superare. Impresa che poteva essere spinosa (considerando lo scontro al botteghino con Avengers: Infinity war) ma le aspettative non sono affatto deluse: Deadpool 2 fa subito centro riportando in pista l'eroe più sboccato di sempre andando subito al sodo e regalando più di due ore di puro intrattenimento in stile cinecomic. Il successo al botteghino delle prime giornate di programmazione poi parla da solo.

Deadpool 2: la trama

Non si può dire molto sulla trama di Deadpool 2 senza spoilerare troppo. Facciamo però un punto della situazione. Il film si svolge poco dopo la conclusione dell'arco narrativo del primo capitolo. Deadpool è diventato un eroe killer che uccide i criminali in giro per il mondo. Il suo rapporto con Vanessa (interpretata dalla bella Morena Baccarin) va alla grande, i due vivono insieme e vogliono mettere su famiglia. Una serie di terribili eventi però porterà il supereroe ad incominciare una guerra personale che lo porterà ancora una volta in giro per il mondo ad uccidere malviventi e alla riscoperta del gusto della vita. In questo secondo capitolo della saga Deadpool, il protagonista troverà in questa storia la sua possibilità di redenzione e riscatto: il supereroe dovrà proteggere un bambino mutante da qualcuno che lo vuole morto.

Deadpool 2 è diretto da David Leitch, regista di John Wick e Atomica Bionda, che per l'occasione ha deciso di esagerare in tutti i sensi con scene action, acrobazie ed effetti speciali, ovviamente senza dimenticare la chiave comedy, segno di riconoscimento dell'universo Deadpool. La chiave del film infatti non sta tanto nella storia che ha sì al centro una vendetta ma si presenta piuttosto come un viaggio dell'eroe per il protagonista, in cui riflettere su tutto quello che gli è accaduto e sul senso della vita. Per lo spettatore Deadpool 2 rappresenta un'immersione a 360 gradi nel mondo del supereroe. Già nel primo capitolo, diretto da Tim Miller (The goon), Fox aveva costruito un universo così ampio tale da poter evadere dall'intreccio narrativo per descrivere, divagando, il mondo del personaggio nato sulle pagine dei fumetti Marvel.

La chiave del grande successo di Deadpool è infatti un mix perfettamente equilibrato di appeal del personaggio anticonvenzionale e completamente fuori dagli schemi, l'entertainment dato dal carattere action tipico dei cinecomic, ma anche e forse soprattutto il rapporto a tu per tu con lo spettatore in sala, reso possibile dalla componente metacinematografica di Deadpool che come sempre rompe la quarta parete, raggiungendo un posto d'onore nel cuore del pubblico.

Deadpool: nel cast la differenza la fa Ryan Reynolds

A volte capita che l'attore si fonda con il personaggio talmente tanto che l'interprete possa trasferire un po' di se stesso dentro il carattere che poi ritroviamo sul grande schermo. Era il caso di maschere come quella di Charlie Chaplin e il suo Charlot, del Principe Antonio De Curtis e il suo Totò, casi in cui era impossibile distinguere l'artista e il personaggio. Meno poetico di Chaplin e lontanissimo dall'umorismo da commedia dell'arte di Totò, ma ugualmente incollati sono Ryan Reynolds con il suo Deadpool. Reynolds infatti non è solo la star protagonista Deadpool 2, ma parte integrante del progetto sia a livello di scrittura e sia per quanto riguarda la produzione del film. Il primo Deadpool infatti ha avuto un iter produttivo difficoltoso, con un progetto rimasto nel cassetto per 10 anni e una campagna crowfunding sostenuta dai fan del personaggio e da Reynold stesso. Questo fa capire quanto Reynolds tenesse a questo personaggio.

Già fuori dal set Ryan Reynolds è noto per essere un burlone e grazie al progetto Deadpool il suo talento comico è riuscito ad esplodere anche sul set. L'attore ha lavorato molto sulle caratteristiche di Deadpool, il suo essere estremo, nevrotico, demenziale e immaturo, ma anche sulle movenze e sulla fisionomia. Niente di così difficile, visto che Ryan Reynolds ha più volte detto di adorare il suo personaggio. Non è un caso infatti che, nonostante i cinecomic non vengano mai considerati per i premi, fatta eccezione per le categorie tecniche, l'attore sia stato nominato come Migliore Attore alla scorsa edizione dei Golden Globe.

Deadpool 2 è pieno di scene rocambolesche

Nonostante la linea narrativa che porta Deadpool 2 sulla strada degli X-men sembri un po' forzata, il vero punto a favore del film è la costruzione di una serie di rocambolesche scene action. Combattimenti con katane affilate, proiettili come se non ci fosse un domani, scene funanmboliche dall'alto tasso di entertainment, il tutto enfatizzato dagli slowmotion che ne esaltano i dettagli e i dialoghi pungenti di Deadpool. Eh già perché Deadpool 2 forse non ha l'originalità umoristica del primo capitolo, ma i dialoghi di questo film non possono non far uscire dal cinema con la risata stampata in faccia: il tasso di divertimento è altissimo. Anche l'atmosfera ancora più dark è da apprezzare in questo film: i toni plumbei viaggiano di pari passo ai pensieri del protagonista, più riflessivo e dedito a comprendere le logiche del sudicio mondo in cui il personaggio vive.

Josh Brolin: da Thanos a Cable

Sembra proprio averci preso gusto: Josh Brolin ritorna al cinema ancora in un cinecomic. Dopo aver partecipato al cast di Avengers: Infinity War nelle vesti del villain Thanos, l'attore de Non è un paese per vecchi ritorna in un film tratto da fumetti nelle vesti di Cable, alias Nathan Summers, un mutante mezzo uomo e mezzo cyborg. Nel cast del film c'è anche un cameo di Brad Pitt. Ovviamente non vi alzate quando ci sono i titoli di coda, perchè anche Deadpool 2 ha le scene post-credit e sono davvero interessanti!

Voto: 8