Demolition Man, Sylvester Stallone annuncia: "Siamo al lavoro sul sequel"

Sly usa i social per dare la notizia ai fan: l'attore è pronto a tornare nell'anno 2032

È ufficiale: il tanto discusso e chiacchierato sequel di Demolition Man, il divertente e spettacolare action futuristico ambientato negli States del 2032, si farà. La notizia arriva dallo sbirro del futuro John Spartan in persona: Sylvester Stallone. L'attore conferma che Warner Bros. è al lavoro sul film e che il materiale al quale ha messo mano promette davvero molto bene.

Demolition Man 2 si farà: le parole di Sylvester Stallone

Nel corso di un incontro social con i fan su Instagram, Stallone rivela che il sequel di Demolition Man è a buon punto.

Ci stiamo lavorando su proprio in questo periodo con la Warner e vi posso dire che sta venendo fuori qualcosa di fantastico. Questo è ciò che dovrebbe uscire: insomma, sta per succedere davvero.

Diretto da Marco Brambilla nel 1993, prodotto da Joel Silver e liberamente ispirato al romanzo distopico Il mondo nuovo di Aldous Huxley, Demolition Man è diventato nel corso degli anni un autentico cult movie.

Nel film, Sylvester Stallone interpreta John Spartan, un agente della polizia di Los Angeles soprannominato "Demolition Man" per via dei suoi metodi poco ortodossi.

Demolition Man, film rivive nel sequel

Quando John riesce finalmente a catturare il folle e spietato Simon Phoenix (Wesley Snipes), un criminale pericoloso al quale dà la caccia da tempo, un'esplosione condanna la strana coppia ad un "congelamento correttivo" in un crio-penitenziario.

Nel 2032, trentasei anni dopo, Spartan viene risvegliato per riacciuffare Phoenix, scappato durante l'udienza per il suo rilascio. Ma la Los Angeles che il poliziotto conosceva ora è molto cambiata: è diventata San Angeles, il crimine è stato sconfitto e con esso la libertà di scelta e di espressione.

Massacrato dalla critica all'epoca dell'uscita in sala, Demolition Man ha incassato 159 milioni di dollari al botteghino in tutto il mondo.

Stallone ha risolto i problemi che erano sorti in passato con Warner Bros. Nel 2017, l'attore ha querelato lo studio per aver falsificato gli incassi al box office: secondo Sly, gli executive hanno manomesso le cifre per non rispettare gli obblighi contrattuali che prevedevano un 15% a favore di Stallone in caso di raggiungimento dei 125 milioni di dollari al botteghino.

Foto: Warner Bros.