Disney e Sony: accordo su Spider-man

Le due major si accordano sullo sfruttamento deiu personaggi Marvel

Da quando la Marvel è stata acquisita dalla Disney e la programmazione filmica e seriale dei personaggi Marvel, chiamata Marvel Cinematic Universe, ha assunto connotati specifici con titoli e date di uscita solo un elemento stonava, il supereroe più conosciuto e amato, Spider-man, l’Uomo Ragno, il personaggio che nel 2002, sotto la direzione di Sam Raimi e il volto di Tobey Maguire ha lanciato il mondo del fumetto sul grande schermo e alla grande.

Il fatto è che i diritti audiovisivi dell’arrampica muri sono e rimangono in mano alla Sony. Però da mesi voci di corridoio insistevano che la major fosse sul punto di capitolare e restituire i suddetti diritti alla casa madre. Tant’è che le cose hanno preso una piega diversa ed è proprio la Disney ad averlo comunicato: Spider-man rimarrà alla Sony la quale manterrà il controllo creativo sui progetti filmici del supereroe, però lo stesso Uomo Ragno sarà protagonista delle serie degli Avengers. Insomma, una spartizione senza spargimento di sangue in carta bollata e che vede in prospettiva sinergie ancora più proficue e profittevoli. A conferma di ciò la possibilità, ventilata dalla stessa Disney, che personaggi Marvel possano prossimamente apparire nei film della Sony dedicati a Spider-man.

La prima cosa certa è che non sarà più Andrew Garfiled a prestare il proprio volto a Peter Parker, e che il primo film Marvel dove potrebbe apparire Spider-man e Captain America: Civil War, il terzo film dedicato a Steve Rogers, in programma per il 2016. Però sembra che i titoli di coda del film Avengers: Age of Ultron mostreranno alcune scene in cui la comparsa di Spider-man potrebbe essere annunciata.

L’accordo tra Disney e Sony permetterà un maggiore sfruttamento delle potenzialità commerciali di Spider-man e permetterà alla Sony, che scelse un reboot proprio per non lasciarsi sfuggire i diritti filmici, di rilanciare un frinchise che negli ultimi due capitoli, quelli del reboot appunto, aveva lasciati un po’ perplessi.