District 9, perché gli alieni sono emarginati

District 9 è l'esordio del regista sudafricano Neill Blomkamp, che si fa notare con uno strano, attuale ed efficace esempio di fantascienza distopica

District 9 (2008) è il film d'esordio del regista sudafricano Neill Blomkamp, il quale si fa notare con un esempio di fantascienza distopica ancorato nel sociale e che immagina, come la tradizione della distopia impone, elementi del presente ingigantiti nei loro aspetti negativi. Nello specifico, lo sfruttamento, il razzismo e l'isolamento di gruppi sociali ed etnici, rappresentati nel film dagli alieni. Il cast è composto da Sharlto Copley, Nathalie Boltt, Jason Cope, David James, Louis Minnaar. District 9 verrà trasmesso il 5 marzo 2018 da Rai 4 alle ore 21.

District 9, la trama

Un'astronave aliena di proporzioni gigantesche si è stabilizzata nel cielo sudafricano sopra Johannesburg. Gli alieni, arrivati malnutriti e in pessime condizioni igieniche, vengono rinchiusi e ghettizzati nel Distretto 9, un apposito quartiere fatiscente che li isola dal resto della città e che li accoglie come un vero campo di concentramento, tra povertà, espedienti ed emarginazione.

District 9, curiosità storiche e politiche

L'idea alla base di District 9 è ancorata alla realtà e alla storia del Sudafrica. Blomkamp ha raccontato che l’idea gli è arrivata da una serie di episodi accaduti nella recente storia del suo paese. Il titolo del film è infatti ispirato al “District Six“, un quartiere di Città del Capo che il governo nel 1966, in piena epoca "apartheid" decise di rendere per soli bianchi. Tra il 1968 e il 1982 più di 60 mila persone furono forzatamente trasferite dal District Six in un’area a 25 chilometri di distanza. Le loro case furono distrutte dai bulldozer e le loro proteste vennero represse dalla polizia sudafricana.

In District 9 ha un ruolo importante una banda di criminali nigeriani che opera all’interno del ghetto, spacciando agli alieni cibo per gatti, che per loro è una specie di droga. Insieme ai contractor incaricati dello sgombero, i nigeriani sono i veri cattivi del film. Questa rappresentazione – e il fatto che il nome del leader della banda sia praticamente identico a quello di un ex presidente della Nigeria – hanno spinto il governo nigeriano a protestare contro il film, accusandolo di razzismo e a chiedere ai cinema di rimuoverlo dalla loro programmazione.

Neill Blomkamp tornerà a misurarsi con la fantascienza distopica con Elysium.

Fonte foto https://www.facebook.com/CamaleonteCinefilo/