Doppelgänger: il cinema a teatro

Il 29 agosto a Campobasso un esperimento originale: il cinema noir entra a teatro con “Doppelgänger”, un’opera che invita gli spettatori a “montare” in diretta il proprio film

Il 29 agosto a Campobasso, nell’ambito di KISS ME DEADLY, kermesse multiforme sul noir, va in scena uno degli esperimenti più originali degli ultimi tempi. Si intitola Doppelgänger ed è uno spettacolo teatrale che invita gli spettatori a “montare” in diretta il proprio film. Abbiamo incontrato gli artisti del Gruppo Number 9, registi dello spettacolo, per saperne di più. 

Prima di tutto chiariamo dove, quando e perché.

“Dopo il debutto romano lo scorso aprile alla Cometa off di Roma, la nostra prima volta in Molise sarà il 29 agosto nella splendida cornice del Teatro Savoia di Campobasso. E’ l’evento di chiusura di una manifestazione promossa dall’Assessorato alla Cultura del capoluogo molisano che si svolgerà dal 18 al 29 agosto, interamente dedicata al genere noir e alle sue contaminazioni”.

Veniamo allo spettacolo. Come è nato il progetto?

“Davanti allo schermo. Abbiamo chiesto a un amico di sottoporci una scelta dei più bei film noir internazionali, da quelli classici degli anni 40 e 50 fino ai titoli più recenti passando per i maestri francesi. I film americani di Robert Siodmak, ad esempio, sono stati sicuramente una inestimabile fonte di ispirazione. Volevamo esplorare quell'immaginario collettivo partendo dal cinema fino ad arrivare alla tradizione letteraria e alle sue declinazione nelle arti. Siamo convinti che il noir abbia uno stretto legame con l’attualità. La stessa cronaca si affida ai generi per “tagliare” la notizia così che questa sia immediatamente riconoscibile. Poi abbiamo riportato tutto al teatro, Edipo re è non a caso considerato un archetipo nobile del noir”.

Ma il cinema sarà in scena?

“Sì, in una forma inedita. Lo spazio scenico è diviso in due. In proscenio c'è il salotto che a turno è quello delle due donne e dello psicologo. E due monitor che trasmettono, nel vecchio formato televisivo 4:3, più vicino al formato 1,33:1 del cinema hollywoodiano classico, immagini in bianco e nero che provengono in diretta dalla seconda porzione di spazio, invisibile al pubblico se non attraverso i due schermi. Quindi grazie agli attori i due spazi entrano in comunicazione. Questo ci permette di restituire il gusto di un film trasmesso su un apparecchio televisivo negli anni Cinquanta, epoca in cui è ambientata la storia, ma soprattutto di lavorare sul concetto di controllo, rendendo visibile la tendenza dei tre personaggi ad osservarsi in alternanza. È stato Christian Angeli ad avere questa intuizione che subito abbiamo abbracciato con convinzione. L’inedita collocazione di una storia noir nell’Italia degli anni 50 ci ha anche stimolati a rivedere alcuni dei rari film dell’epoca con ambientazioni e personaggi borghesi: da Cronaca di un amore a Le amiche di Antonioni ma anche titoli minori che andrebbero riscoperti come Le infedeli di Mario Monicelli e Steno, girato nel 1953, che per alcuni versi anticipava le atmosfere della Dolce vita di Fellini. Erano film eleganti, con attrici eleganti come Lucia Bosè o May Britt”.

Quindi sarà come vedere un film e uno spettacolo in contemporanea?

“In qualche modo sì. Di conseguenza cambia anche la recitazione dei protagonisti a seconda della porzione di palco in cui si trovano. Qui entra in gioco la partecipazione, o meglio l’interazione del pubblico: lo spettatore all’inizio può sentirsi disorientato trovandosi a scegliere tra due piani diversi ma, dopo poco, la selezione del piano visivo da seguire di volta in volta sarà naturale, inconscia. Ogni spettatore quindi si “monterà” in diretta il proprio film-spettacolo”.  

Veniamo alla trama.

“Una trama ma soprattutto un mistero da risolvere. Milano anni cinquanta. Due gemelle interpretate da Katiuscia Magliarisi e Chiara Condrò. Un delitto irrisolto. Una delle due è un’assassina. Come stabilire la vera colpevole se le donne dapprima si coprono e poi si accusano a vicenda? Parallelamente all’indagine della polizia, uno psicologo (Francesco Polizzi) cerca di fare luce sul caso, provando a dimostrare la matrice psicotica che ha spinto una delle due a compiere il gesto”.

Altre sorprese?

“La macchina della pioggia. Non c’e’ noir che si rispetti senza qualche goccia d’acqua che riga il viso della famme fatale. L’ha ideata il nostro scenotecnico Giacomo Cursi. Ilaria Pulcini, un’enigmista di professione, ha realizzato per noi un rebus che esponiamo sempre nella hall del teatro. Ma c’è anche un video d’animazione con effetti speciali creato apposta da Gaetano Polizzi, di questo però non possiamo dirvi nulla! Venite a vederci, venite a risolvere l’intrigo”.

 

DOPPELGÄNGER

Chi cammina al tuo fianco

con Chiara CondròKatiuscia MagliarisiFrancesco Polizzi
ideazione scenica Christian Angeli
video Gaetano Polizzi
scenotecnica e luci Giacomo Cursi
enigmistica Ilaria Pulcini
regia Gruppo Number9
una produzione Nutrimenti Terrestri
realizzato in collaborazione con Rialto Santambrogio
ufficio stampa Sabrina Ramacci
foto Andrea Littera

 

Teatro Savoia di Campobasso

29 agosto 2015, ore 21.00

Ingresso libero

 

a cura della redazione

 

Teaser:

https://www.youtube.com/watch?v=nX02o8kM3bY

https://www.youtube.com/watch?v=c8eSM_7JUHI

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KISS ME DEADLY

kermesse multiforme sul noir

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