Com'è nato E' solo la fine del mondo, secondo il regista Xavier Dolan

E' solo la fine del mondo: un film con Vincent Cassel, in uscita il 7 dicembre!

Louis, giovane scrittore di successo che da tempo ha lasciato la sua casa di origine per vivere a pieno la propria vita, torna a trovare la sua famiglia per comunicare una notizia importante. Ad accoglierlo il grande amore di sua madre e dei suoi fratelli, ma anche le dinamiche nevrotiche che lo avevano allontanato dodici anni prima. Un crescendo di emozioni raccontate da un cast di altissimo livello.

Qualche tempo dopo J’ai tué ma mère, ero andato a trovare Anne Dorval ed ero seduto nella sua cucina, dove ci ritrovavamo sempre per parlare, raccontare, guardare delle foto o anche, spesso, per stare in silenzio. Quella volta mi aveva parlato di una pièce straordinaria che aveva avuto il piacere di interpretare intorno al 2000. Mai, mi raccontava, le era capitato di dire o di interpretare delle cose scritte e pensate in quel modo, espresse in una lingua così fortemente particolare.

Era convinta che dovessi leggere assolutamente quel testo, conservato nel suo ufficio, con tutte le annotazioni da lei scritte dieci anni prima: annotazioni sull'interpretazione, sulle posizioni in scena e altri dettagli scritti al margine dei fogli.

Così mi sono portato a casa quel fascicolo imponente, stampato su fogli A2. La lettura si annunciava faticosa. E purtroppo non ne sono rimasto affascinato, come Anne immaginava. Ad essere sincero, avevo provato al contrario una sorta di disinteresse, e forse anche di antipatia per il modo in cui era scritto. Nei confronti della storia e dei personaggi avvertivo un blocco intellettuale che mi impediva di apprezzare la pièce tanto elogiata dalla mia amica. Ero sicuramente troppo preso dall'impazienza di lavorare ad un nuovo progetto o di immaginare il mio prossimo taglio di capelli per comprenderne la profondità dopo quella prima lettura superficiale. Così ho messo Juste la fin du monde da parte, e con Anne non ne abbiamo più parlato.

Quattro anni dopo, finito Mommy, mi è tornato in mente quel testo con la copertina blu, allineato nella libreria del salone, sullo scaffale più alto. Il formato era così grande che superava di molto gli altri libri e documenti tra i quali era infilato, alzava la testa, come se sapesse di non poter essere dimenticato a lungo. Quell'estate ho riletto – o, per meglio dire, ho letto davvero- Juste la fin du monde.

Più o meno a pagina 6 ho capito che sarebbe stato il mio prossimo film. Il mio primo in età adulta. Finalmente ne capivo il testo, le emozioni, i silenzi, le esitazioni, l'irrequietezza, le inquietanti imperfezioni dei personaggi descritti da Jean-Luc Lagarce. A discolpa della pièce, non credo che all'epoca mi fossi impegnato a leggerla seriamente. A mia discolpa, credo che se anche ci avessi provato, non sarei riuscito a capirla.
Il tempo sistema le cose. Anne, come sempre o quasi, aveva ragione.

Ma chi è Xavier Dolan? A soli vent’anni Dolan scrive, dirige, produce e recita in J’ai tué ma mère, storia di un giovane omosessuale e del difficile rapporto con sua madre. Un film che ottiene un enorme successo e più di un riconoscimento.

Nel 2011 Dolan inizia a lavorare su Laurence Anyways, in cui racconta le vicende amorose di un transgender e sua moglie. Il film viene presentato al Festival di Cannes nel 2012, scatenando ancora una volta la reazione entusiasta della critica internazionale.

L’anno successivo è la volta di Tom à la ferme, tratto da uno spettacolo teatrale di Michel Marc Bouchard. Il 2014 è poi l’anno di Mommy, altro film incentrato sul difficile rapporto madre-figlio. Il film viene presentato in concorso al Festival di Cannes con enorme successo, vincendo il Premio della Giuria.

Dopo aver formato la regia del videoclip di Adele, Hello, ed ed essere stato nello stesso anno membro della Giuria del festival di Cannes (2015), Dolan torna in concorso sulla Croisette nel 2016 con E’ solo la fine del mondo, vincitore del Grand Prix della Giuria e candidato dal Canada agli Oscar per il Miglior Film Straniero.