Quella raccontata da Andrea Magnani è una bella e divertente storia, interpretata da un Andrea Magnani in grande spolvero
Ci sono film che inspiegabilmente riescono a raccogliere un successo immeritato, altri che invece faticano a emergere e persino a trovare spazio nelle sale cinematografiche, finendo per diventar poco più che delle pellicole di nicchia. Nel caso delle commedie questo discorso trova applicazione in svariati casi, uno di questi è Easy – Un viaggio facile facile, film diretto e sceneggiato da Andrea Magnani, che ha come protagonisti Nicola Nocella, Libero De Rienzo e Barbara Bouchet che meriterebbe uno spazio e una considerazione maggiore rispetto a quella avuta. La pellicola racconta un incredibile viaggio fatto da Isidoro, un ex pilota di go-kart in sovrappeso che vive insieme alla madre in uno stato di depressione cronica, che deve portare fino al confine tra l'Ucraina e l'Ungheria la bara con la salma di un muratore ucraino, morto nel cantiere del fratello Filo. Neanche a dirlo quel viaggio facile facile, come è descritto nel titolo, si rivelerà pieno di inaspettate, ma anche divertenti, complicazioni. Isidoro farà diversi incontri particolari e assurdi che renderanno ancora più bizzarro e unico il suo viaggio.
Easy, un viaggio interiore non molto facile
Per addentrarci sui significati che questa commedia dall'aspetto leggero nasconde, bisogna partire dal titolo: Easy è la traduzione in inglese di quel termine “facile” che viene ripetuto per due volte nel nome del film. Ma non solo, è anche il soprannome con cui viene chiamato il protagonista, Isidoro, l'abbreviativo scritto all'inglese del suo nome. Ne consegue che è semplice comprendere come il viaggio descritto nel titolo non sia solamente quello che il protagonista compie dall'Italia all'Ucraina, ma sia anche un viaggio all'interno dello stesso protagonista, Isidoro (interpretato da un Nicola Nocella in grande spolvero), che, cercando di portare a termine il compito affidatogli dal fratello, riscopre se stesso, affronta i problemi che lo hanno portato a vivere in uno stato catatonico e a passare le giornate tra una partita alla playstation e svariate pasticche e psicofarmaci.
Grazie a questo viaggio Isidoro torna alla vita, torna alle corse (anche se lo faranno finire nei guai), a quando sfrecciava sui go-kart prima di addormentarsi alla guida negli ultimi di una gara: un episodio che ha messo fine alla sua carriera e che proprio durante il viaggio, complice uno dei tanti bizzarri incontri che fa, torna ad affrontare.
Nicola Nocella: Easy è il suo miglior personaggio
Come detto in precedenza il personaggio di Isidoro è interpretato da Nicola Nocella, attore forse non particolarmente conosciuto ma che in passato aveva già avuto modo di mostrare tutte le proprie qualità artistiche in Il figlio più piccolo di Pupi Avati, film per il quale ha anche vinto il Nastro d'Argento. In Easy - Un viaggio facile facile si è ripetuto, con un'altra interpretazione di altissimo livello che permette allo spettatore di comprendere meglio gli stati d'animo del protagonista, Isidoro. Completamente diversa è la personalità del fratello di Easy, Filo, che ha il volto di Libero De Rienzo: per questo ruolo una scelta migliore dell'attore napoletano non poteva essere fatta.
La contrapposizione tra Libero De Rienzo e Nicola Nocella, anche sul pianto estetico e dell'aspetto è evidente e permette di sottolineare al meglio le personalità opposte dei due fratelli. Da sottolineare anche l'interpretazione di Barbara Bouchet. Era da un po' di tempo che non vedevamo l'attrice italo-americana sul grande schermo, ora è tornata in maniera esplosiva nel ruolo di Delia, la madre di Easy e Filo.
Easy - Un viaggio facile facile: un film che consigliamo
In conclusione, Easy – Un viaggio facile facile è un film che consigliamo di vedere. Una commedia ben girata da Andrea Magnani, curata sotto tutti gli aspetti e ben interpretata dai suoi attori protagonista. Da buona commedia qual è strappa più di una risata agli spettatori grazie soprattutto al personaggio di Isidoro, un protagonista con cui si fa in fretta a entrare in empatia. Come scritto in precedenza, ci sono dei film di qualità che faticano a emergere: Easy – Un viaggio facile facile fa parte di questa categoria. Un vero peccato.
Voto: 7
Frase:
“Non posso lavorare, sono diagnosticamente depresso”