Love Actually: Emma Thompson non farà il sequel per un motivo straziante

Tornerà al cinema il sequel del fortunato film corale Love Actually, ma l'attrice inglese non ne prenderà parte.

A Hollywood è in preparazione il sequel di una delle commedie corali più amate degli ultimi anni, Love Actually. Emma Thompson, una delle attrici protagoniste del film, non farà parte del cast: il motivo è la prematura morte di Alan Rickman, che nel film interpretava la parte di suo marito. Rickman è morto nel gennaio del 2016, a soli 69 anni.

L'attrice riserva un ricordo bellissimo del suo collega di set e ha dichiarato che per lei sarebbe molto prematuro e molto doloroso affrontare il sequel della pellicola senza di lui.

Un dolore troppo grande

Richard Curtis, produttore del film, ha scritto all'attrice per comunicarle l'assenza di un ruolo per lei, data la morte del suo marito cinematografico. In ogni caso l'attrice, pur avendo molto amato il film, non avrebbe mai potuto farne il sequel, per rispetto alla morte del suo collega:

Richard Curtis mi ha scritto dicendomi, 'Cara non possiamo scrivere niente per te per via di Alan,' e io ho risposto, 'No, certo. Sarebbe triste, troppo triste. Troppo presto. Sarebbe stato giusto tornare perché è per una buona causa, ma non c'è niente di comico nella perdita di un caro amico avvenuta solo un anno fa. Ci abbiamo pensato e ripensato, ma non ci sembrava giusto rivisitare il mio personaggio con i meravigliosi personaggi di Bill Nighy e Hugh Grant e Liam Neeson. Come avremmo potuto fare?".

Love Actually, il sequel

Per Love Actually il sequel sarà un modo per ritrovare i protagonisti delle storie, interpretati da un cast all star che comprende Hugh Grant, Colin Firth, Keira Knightley, Liam Neeson, Laura Linney, Bill Nighy. All'epoca della sua uscita, nel 2003, il film ebbe un enorme successo al botteghino, ma fu anche un successo di critica: ottenne una valanga di nominations a vari premi, con diversi riconoscimenti vinti dal simpatico Bill Nighy, che interpretava un cantante sopra le righe. A fronte di una spesa di 45 milioni di dollari, la pellicola ne incassò 247,472,278 in tutto il mondo.