Si dovrebbe conoscere a breve il regista di Fast and Furious 8, la cui uscita è programmata per aprile 2017
Alcuni ne parlano come di uno dei lavori in assoluto più desiderabili in tutta la storia di Hollywood. E presto qualcuno se lo aggiudicherà. Perché altrettanto presto, infatti, la Universal è chiamata a trovare un regista per Fast and Furious 8, l'ultimo capitolo della mitica saga che ha portato sul grande schermo la combinazione vincente tra auto volanti e bicipiti gonfiati come cocomeri.
Per ora Furious 8 è ancora come una delle Google Car senza un conducente: procede inesorabilmente senza che ci sia qualcuno alla guida verso la sua destinaizione finale. Ma l'orologio ticchetta, visto che la pellicola è già stata programmata per l'aprile del 2017.
E visto che il prossimo capitolo del franchise si pone come obiettivo di consolidare l'eternità della saga, c'è davvero bisogno di un regista che ci lavori al più presto. La domanda, a questo punto, è più che scontata: chi sarà il prescelto a sedersi sulla sedia da regista? Ecco una lista dei nomi più papabili.
Will Eubank: conosciuto per il suo ultimo film di fantascienza, The Signal, e per la regia di Love, si tratta forse dell'uomo su cui puntare di meno. La scommessa è incerta.
Adam Wingard: che al momento sta lavorando sulla trasposizione live action del manga Death Note. Qualche dubbio però rimane legato al fatto che dovrebbe lasciare un esordio a grande budjet per un film – è vero, sempre a grande budjet – che sarebbe l'ottavo di una serie infinita.
Louis Leterrier: che presenta un curriculum niente male grazie alla co-direzione di The Transporter e di Transpoter 2 di Luc Besson. E poi The Incredible Hulk, che forse costituisce una nota di demerito, visto che è considerato il peggior Hulk della storia. Senza dimentica Scontro tra titani e Now You See Me.
F. Gary Gray: che ha già avuto qualche esperienza con auto che fanno strane cose, visto che ha diretto The Italian Job (pellicola in cui peraltro compare anche Jason Statham di Furious 7).
Voi cosa ne pensate: chi la spunterà?