Jean-Claude Carrière, o l'arte della sceneggiatura

Il Bergamo Film Meeting dedica un omaggio allo sceneggiatore e scrittore francese Oscar alla carriera nel 2015

Tre film di Milos Forman sono stati scritti da Jean-Claude Carrière: Taking Off (1971), Valmont (1989), L'ultimo inquisitore (2006). Acquista quindi ulteriore senso l'omaggio che il Bergamo Film Meeting (11-19 marzo 2017) dedica a uno dei maestri della sceneggiatura; infatti, nella programmazione della manifestazione bergamasca, giunta alla trentacinquesima edizione, c'è la retrospettiva integrale del cineasta ceco. Carrière e Forman hanno lavorato insieme in periodi diversi e su film altrettanto differenti. Se Taking Off è uno sguardo indipendente sull'America in movimento degli anni Sessanta e Settanta, le due successive collaborazioni sono nel segno di co-produzioni internazionali che hanno visto Carrière scrivere le sceneggiature basandosi rispettivamente su romanzi celebri (Le relazioni pericolose di Choderlos de Laclos) e fatti storici (Francisco Goya e la Spagna tra XVIII e XIX secolo).

La filmografia di Jean-Claude Carrière, nato in Francia nel 1931, era già ben avviata quando incontrò Milos Forman. Carrière aveva iniziato negli anni Sessanta, e subito con registi di calibro, dal francese Pierre Etaix (con il quale scrive Io e la donna, 1962, inserito nei film proposti dal Bergamo Film Meeting) a Luis Bunuel (in quel decennio scrivono insieme Il diario di una cameriera, 1964, Bella di giorno, 1967, e La via lattea, 1969, uno dei titoli più noti del cineasta spagnolo). Le collaborazioni con Bunuel continueranno accanto a quelle con altri autori europei. Non si può non ricordare che Carrière ha scritto la sceneggiatura dell'irriverente capolavoro di Marco Ferreri La cagna (1972) con Catherine Deneuve e Marcello Mastroianni. E che ha affrontato l'ardua sfida con il romanzo fiume di Gunter Grass Il tamburo di latta per l'omonimo film di Volker Schlondorff del 1979 e che per Jean-Luc Godard ha scritto insieme a Anne-Marie Miéville Si salvi chi può (la vita), film-cerniera tra quelli più politici e quelli di un nuovo impegno poetico del regista di Fino all'ultimo respiro. Ma Carrière ha lavorato anche con il giapponese Nagisa Oshima (Max amore mio, 1986, con Charlotte Rampling donna francese sposata che si sceglie uno scimpanzè come amante) e con Wayne Wang (Chines Box, 1997, storia di Hong Kong, paese d'origine del regista, in forma di superbo melodramma con Jeremy Irons e Maggie Cheung). Carrière ha scritto oltre 140 sceneggiature. La più recente è quella per L'amant d'un jour (2017) di Philippe Garrel.