Warner Bros. produrrà sempre più film DC Comics vietati ai minori di 17 anni

Una scelta, quella della Warner Bros., che potrebbe condizionare per sempre il mondo della DC Comics.

Sembra proprio che il futuro di Warner Bros. e dei film d'animazione targati DC Comics sarà sempre più oscuro: i vertici del colosso di produzione cinematografica sembrano molto propensi a intraprendere un percorso diverso dal solito e addentrarsi in un territorio più crudo e orientato al mondo degli adulti. Le prime avvisaglie sulla nuova tendenza ci sono già state: Justice League Dark, film d'animazione del 2017 diretto da Jay Oliva (nonché ventisettesimo film del DC Universe Animated Original Movies) è stato vietato ai minori di 17 anni.

Il motivo della scelta

In un'intervista rilasciata a ComicBook.com nel corso del WonderCon 2017, James Tucker, produttore e animatore del mondo DC, ha dichiarato che la Warner Bros. è sempre più interessata a questo tipo di contenuti vietati ai minori. La tendenza, che fino a poco tempo fa sembrava lontana dall'essere esplorata, in futuro diventerà qualcosa a cui guardare con molta attenzione.

Perché ci sono certe scene che proprio non possono fare a meno di essere un po' al limite, senza essere un po' più violente.

Questo anche perché, come spiega Jay Oliva, regista di Justice League Dark, il bollino di vietato ai minori di 17 anni (Rated R, mentre PG-13 è vietato ai minori di 13) permette di avere molta più libertà:

Quando facciamo questi film, il nostro obiettivo è sempre un PG-13, quindi sappiamo le cose da far vedere e le cose da non mostrare. Sto solo cercando di raccontare la storia migliore che posso, e da lì dobbiamo modificare alcune cose, o cercare di nascondere le cose. Invece di mostrare una decapitazione, noi taglieremo l'ombra sul muro, in modo che tu veda la decapitazione nell'ombra, ma in realtà non la vedi.

E, anche se questo non sarà vietato ai minori di 17 anni ma di 13, anche Wonder Woman sposa quella stessa filosofia al limite del truculento.