La fantascienza al cinema è diventata un'odissea? L'importante è godersi il viaggio...

2001: Odissea nello spazio ha rivoluzionato il genere della fantascienza al cinema. Che cosa è cambiato da quel 6 aprile del 1968?

Il 6 aprile 1968 2001: Odissea nello spazio ha segnato una svolta fondamentale per tutto il cinema di fantascienza. Non è certo un caso se la pellicola di Kubrick è stata giudicata di rilevante significato estetico, culturale e storico, e inserita nella lista di film preservati nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Insomma, un'ufficializzazione di merito di cui non si sentiva poi nemmeno il bisogno. E a cui ha comunque fatto seguito, nel 1998, il riconoscimento dell'American Film Institute, che ha inserito 2001: Odissea nello spazio al 22esimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi; e poi, con l'aggiornamento di 10 anni dopo al 15esimo posto. Quali e quanti sono stati i film sullo spazio e sui viaggi nello spazio successivi a questo capolavoro? In che modo ne è stata raccolta l'eredità? L'anniversario di una pellicola così importante per la storia del cinema è l'occasione giusta per cercare di fare un po' di ordine. E magari per recuperare il film di fantascienza che ti sei perso, ma che ti eri ripromesso di vedere.

Le tematiche affrontate da Stanley Kubrick in 2001: Odissea nello spazio hanno avuto un impatto culturale molto profondo. E al di là delle riflessioni che hanno acceso e che, per certi aspetti, sono molto attuali anche a decenni di distanza, il film è stato costantemente citato da altri film a lui successivi, da serie tv, persino dai Simpson.

Gli esempi abbondano davvero: l'indimenticabile scena nella parte iniziale del film, quella delle scimmie e del monolito, per intenderci, è stata ripresa in La pazza storia del mondo del 1981 di Mel Brooks, dove le scimmie traggono piacere dal toccare una determinata parte del proprio corpo, e in Slok, film del 1972 ed esordio alla regia di John Landis.

Anche nel film di Tim Burton La fabbrica di cioccolato del 2005 (tratto dal romanzo omonimo di Roald Dahl) è presente il famoso Così parlò Zarathustra in una scena ambientata nella stanza detta del "Telecioccolato" la cui particolarità è la presenza di un macchinario che teletrasporta barrette di cioccolato all'interno di un televisore. Al momento del teletrasporto effettuato la barretta è in piedi (è il monolite, questo è ovvio) e sul piccolo schermo va in onda un documentario sulle scimmie (guarda caso proprio sulle scimmie!). Prima di Burton, un altro film di taglio comico aveva “omaggiato” 2001: Odissea nello spazio: Zoolander. Il riferimento è alla scena in cui i protagonisti Ben Stiller e Owen Wilson tentano di estrarre alcuni file da un pc comportandosi come le scimmie della scena iniziale. Più mainstream di così non è possibile...

A proposito di pubblico di massa: impossibile non citare anche l'episodio della terza stagione dei Simpson: Homer sogni di essere una delle scimmie attorno al celebre monolito; gli altri animali, però, scoprono il modo per usare gli utensili, mentre la scimmia-Homer non si “evolve”.

Una serie tv come The Big Bang Theory poteva non citare, almeno una volta 2001: Odissea nello spazio? Ovviamente no: lo fa nella prima stagione, con l'episodio La polarizzazione di Cooper quando Leonard, Sheldon, Howard e Raj si comportano come le scimmie della scena iniziale dopo che Howard riesce a collegare il portatile allo stereo della casa di Leonard e Sheldon, che ovviamente diffonde le note di Così parlò Zarathustra.

Chi ha paura dell'intelligenza artificiale?

Queste, però, sono le citazioni solo della prima e iconica parte del film. HAL, per esempio, viene omaggiato dal film Dark Star, in un episodio di Futurama (Matt Groening, ti piace 2001: Odissea nello spazio, vero?) e nella serie La donna bionica, dove la cyborg protagonista sfida un'analoga macchina ribelle di nome Alex 7000. La “follia” di HAL 9000 è stata inoltre usata per una puntata dei Simpson (allora sopra ci avevamo davvero azzeccato), unita alla narrazione di Dean Koontz in Generazione Proteus.

Film di fantascienza e viaggi nello spazio: com'è dolce il naufragar tra queste stelle

Una delle più grandi odissee nello spazio ha ampiamente sdoganato il tema del viaggio da un pianeta all'altro. Perché viaggiare da un universo all'altro? Registi e sceneggiatori hanno esplorato questa tipologia di film di fantascienza con grande libertà e fantasia. C'è chi ha immaginato un'umanità in cerca di una nuova casa; o chi ha ipotizzato un futuro in cui i viaggi da un pianeta all'altro sono regolari come gli esodi di ferragosto dalla città al mare.

Monumentale quasi come 2001: Odissea nello spazio, se non altro per gli effetti visivi, è Interstellar. Nel film, in un futuro non precisato, ma nemmeno così lontano, l'umanità è destinata a morire a causa di un “flagello” che si nutre di azoto e consuma ossigeno. In pochi anni la popolazione mondiale sarà decimata dalla carestie e a tutti serve una nuova casa. A Cooper (Matthew McConaughey), ingegnere ed ex-pilota della NASA, viene assegnata la missione di perlustrare lo spazio per trovare un nuovo pianeta su cui l'umanità possa continuare a vivere.

Quando uscì Interstellar era il 2014 e il film in un certo senso segnò un rinnovato vigore e un riacceso interesse per i film di fantascienza sui viaggi spaziali. Magari è solo un caso, ma l'anno successivo, nel 2015, è uscito The Martian – Sopravvissuto. È vero che il protagonista del film (Matt Damonn)è un novello Robinson Crusoe, ma tutta la pellicola, in fondo, è tesa alle scene finali, quelle del viaggio nello spazio non da casa, ma verso casa.

Non sei ancora convinto del fatto che ormai tutti a Hollywood viaggino nello spazio, oltre che di fantasia? Ti ricordiamo che è uscito solo da pochi mesi Passengers, diretto da Morten Tyldum, scritto da Jon Spaihts e con protagonisti Jennifer Lawrence e Chris Pratt. Tutta la pellicola è, de facto, un viaggio nello spazio: l'astronave Avalon è diretta alla colonia Homestead II con a bordo 5.258 persone sottoposte a sonno criogenico. Un sonno necessario, visto che si tratta di un viaggio interstellare della durata di 120 anni. La navicella, però, non passa indenne lo scontro con uno sciame di meteoriti, che è la causa del guasto del risveglio anticipato di 90 anni di uno dei passeggeri a bordo, Jim Preston. Presto capisce di essere l'unico essere umano sveglio sull'astronave e che la sua vita avrà fine ancor prima di esser giunto a destinazione...

La lista, come puoi vedere, si fa lunga tenendo in considerazione solo questi ultimi anni. Tra qualche mese, inoltre, uscirà nelle sale di tutto il mondo Life - Non oltrepassare il limite, con Jake Gyllenhaal, Rebecca Ferguson e Ryan Reynolds. Il film, da vedere se sei un appassionato di qualunque film di fantascienza, racconta la storia di membri dell'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale hanno il compito di studiare un campione proveniente da Marte, che potrebbe essere la prima prova di vita extraterrestre. Ma l'organismo si dimostra più intelligente e aggressivo del previsto. Ti sembra di aver già sentito qualcosa di simile? Si chiama Alien ed è una saga che ha segnato la storia del cinema.