Film Disney: accuse di maschilismo?

In un recente studio su 30 film Disney sono stati analizzati i dialoghi per verificare quanto spazio è concesso ai personaggi maschili e quanto a quelli femminili.

E' emerso dallo studio delle linguiste Carmen Fought del Pitzer College e Karen Eisenhauer della North Carolina State University: i personaggi femminili dei film Disney sono molto meno loquaci dei loro colleghi maschili.

In tutte le pellicole da Biancaneve a Frozen le donne parlano meno dei loro colleghi maschi. E in quelle moderne parlano ancora meno di quelle del passato

Fought e Eisenhauer hanno esaminato dodici film prodotti tra il 1937 e il 2013 e i risultati mostrano che le principesse  parlano poco. Nella Sirenetta i personaggi femminili recitano il 32% delle battute. Mulan, riserva soltanto il 23% dei dialoghi alle donne. Persino Frozen, che ha ben due protagoniste, riserva il 41% delle battute al gentil sesso. 

Inoltre, le protagoniste dei film del passato sono più chiacchierone rispetto a quelle di oggi. Se Biancaneve e Cenerentola recitavano rispettivamente circa il 50% e il 70% delle battute del film, Belle e Jasmine scendono al 29% e al 10%.

Però se nei primi film Disney si dava importanza soprattutto all'aspetto fisico, negli ultimi anni le donne hanno acquisito personalità, abilità e capacità da far valere di fronte ai colleghi maschi.

I film più “maschilisti”, con oltre il 90 per cento dei dialoghi maschili sono, nell’ordine: Il libro della giungla (1967), Monsters & co. (2001), Up (2009), Toy Story (1995), Bianca e Bernie nella terra dei canguri (1990) e Aladdin (1992).

I film riesco a raggiungere un sostanziale equilibrio sono: Frozen (2013), Gli Incredibili (2004), Into the Woods (2014) e Tarzan (1999).

Sono quattro invece quelli che concedono più spazio ai dialoghi femminili che a qualli maschili: Inside out (2015), Alice in Wonderland (2010), Maleficent (2014) e La bella addormentata (1959).

Quando Disney produsse La sirenetta nel 1989, la critica apprezzò la nuova eroina moderna: "Ariel (la protagonista) è un personaggio femminile pienamente realizzato, che pensa e agisce in modo indipendente e quasi ribelle" scrisse il critico cinematografico Robert Ebert. Ma proprio questo film diete inizio a una trendenza negativa perchè per essere un film basato su una giovane donna, molti dialoghi erano appannaggio degli uomini. Nei successivi film Disney della serie le donne parlano addirittura meno, e gli uomini hanno in media tre volte il numero di battute delle donne.

Le ricercatrici hanno dichiarato: "Non crediamo che le bambine siano portate a giocare o parlare in un determinato modo naturalmente. Non nascono con una preferenza per il colore rosa. Siamo noi che a un certo punto glielo insegniamo. Quindi una bella domanda sarebbe: le ragazze dove imparano come essere ragazze.."

"C’è una principessa isolata che cerca di farsi sposare, ma non si vedono altre donne fare altro. Non ci sono donne che guidano gli abitanti del paese contro la Bestia, che fanno gruppo nella taverna cantando mentre bevono, che si danno indicazioni, o inventano qualcosa. In sostanza, chiunque nel film faccia una qualsiasi attività che non sia trovarsi un marito, grosso modo, è un maschio".

E infine, "Credo si sia trattato di trascuratezza: siamo abituati a pensare che “uomo sia la norma”. Quindi, quando ti serve un negoziante, il negoziante sarà un uomo. Se devi aggiungere una guardia, sarà un uomo. Penso sia inculcato nella nostra cultura".