Il cinema riletto dai Simpson: riusciresti a trovare tutte le citazioni? Da Kubrick a Francis Ford Coppola...

Passando per Quentin Tarantino e Pulp Fiction: cinema e Simpson sono legati più di quanto tu abbia mai notato

I Simpson hanno vinto 23 Emmy Awards. Nel 1999 Time li ha incoronati come la miglior serie televisiva del secolo. E Bart Simpson era tra i 100 personaggi più influenti del secolo. Non esistono, in carne e ossa, ma hanno comunque la loro stella nella Hollywood Walk of Fame. I Simpson sono molto più che una semplice serie animata. Raccontano la società, ironizzano sulla condizione dell’uomo e sulla cultura… Citano e fanno il verso a più film di quanti tu ne veda in un anno. Te ne eri mai accorto?

Sulla famiglia Simpson è già stato scritto di tutto. È già stato detto di tutto. Anzi, gli episodi dei Simpson ci hanno già detto tutto. Quindi perché continuano a essere prodotti? Perché a ogni serie ne segue subito un’altra? E soprattutto, perché continuiamo a divorare puntate su puntate? Forse perché fin dalla nascita dei Simpson, la famiglia più gialla d’America è sempre stata agganciata alla realtà. Una realtà sublimata, certo; una rappresentazione degli Stati Unito. Ma il legame con l’attualità non si è mai indebolito nel corso dei decenni.

Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie hanno incontrato politici, scienziati, imprenditori, attori, star, cantanti. L’autore dei Simpson – o meglio, il loro creatore, Matt Groening – ha dato vita a una lista lunghissima di cameo e apparizioni sorprendenti.

Fin dal debutto de i Simpson su Italia 1 – il canale analogico a cui sono storicamente associati – la famiglia dei Simpson ha dialogato con tutti gli elementi che ci circondano. Compresi i film al cinema.

Forse non lo avrai notato, ma le citazioni di film culto della storia del cinema sono numerose in tutta la serie dei Simpson. A rintracciarle, con una cura davvero meticolosa, ci ha pensato la brava Celia Gómez, che sul suo canale di Vimeo ha pubblicato un video sorprendente. Basta avviarlo per vedere sulla parte sinistra dello schermo alcune sequenze di film memorabili. In contemporanea, sul lato destro, c’è la citazione, fedelissima, che ne è stata fatta in una particolare puntata dei Simpson.

Sei così pallido! Hai visto un fantasma? O forse era un vampiro?

Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker's Dracula) è un film del 1992 prodotto e diretto da Francis Ford Coppola, tratto dal romanzo Dracula dello scrittore irlandese Bram Stoker. Una delle sequenze più memorabili del film ci mostra l’ombra curva del vampiro prima che la camera inquadri il suo volto bianco e cadaverico.

Gli stessi movimenti si trovano anche ne I Simpson, puntata 5 della quinta stagione. L’episodio, nello specifico, è La paura fa novanta IV, andato in onda per la prima volta il 28 ottobre del 1993. (Come sempre, I Simpson in Italia ci arrivano con certo ritardo: da noi la puntata venne trasmessa per la prima volta due anni dopo, nel 1995).

Le tre storie presentate per la puntata speciale sono:

  • Il Diavolo e Homer Simpson
  • Terrore a cinque piedi e mezzo
  • E naturalmente… Dracula di Bart Simpson

La famiglia Simpson si reca in Pennsylvania (la rima con Transilvania non sarà mica casuale!) per partecipare una cena organizzata dal signor Burns. Una volta arrivati, Bart e Lisa scoprono la cripta del miliardario e che lui stesso è un vampiro. Morso da Burns, Bart infetta tutti i suoi compagni e va alla ricerca della sorella Lisa, fallendo ogni tentativo. Interviene Homer, che apre la bara del suo capo e gli infilza il cuore con un paletto di frassino. Lisa è salva, il suo posto di lavoro alla centrale lo è meno.

Inutile raccontarti ancora come la presentazione del Burns-vampiro fosse un omaggio senza possibilità di fraintendimenti al film di Coppola del 1992: la sequenza è davvero identica all’originale.

Riabilitazione ed educazione oltre la famiglia dei Simpson.

Si continua con uno dei più bei film di sempre della storia del cinema: Arancia meccanica (A Clockwork Orange), capolavoro del 1971 diretto da Stanley Kubrick e tratto dall'omonimo romanzo di Anthony Burgess.

Impossibile non ricordare la scena in cui ad Alex (Malcolm McDowell) vengono somministrate alcune gocce medicali negli occhi, tenuti aperti da un divaricatore oculare.

I Simpson, serie Tv dalla gigantesca mole di personaggi, ha riproposto la stessa scena. Sulla sedia, però, ci è finito Piccolo aiutante di Babbo Natale.

L’episodio, in questo caso, è di quelli strappa lacrime. S’intitola Morire come un cane e Piccolo Aiutante di Babbo Natale ha bisogno di un intervento allo stomaco o potrebbe morire in poco tempo. L’intervento costa moltissimo ed è necessario risparmiare. Su tutto. Il cane, quindi, viene visto come la causa di tante rinunce. Scappa e diventa uno dei mastini al servizio del signor Burns dopo una sorta di lavaggio del cervello, in cui, tra i vari trattamenti, è costretto a guardare sequenze di violenza e i suoi occhi sono tenuti aperti da un divaricatore.

Non c’è fiction più pulp dei Simpson.

L’episodio è 22 cortometraggi di Springfield. Era il 18 febbraio del 1998 quando su Italia 1 I Simpson resero omaggio a Quentin Tarantino. In questa puntata, infatti, Bart e Milhouse riflettono su come le vite degli abitanti di Springfield siano molto poco ordinarie.

L’episodio, quindi, si struttura come una carrellata di sequenze dedicate ai personaggi secondari che circondano la famiglia dei Simpson. Ci sono divertenti spaccati su:

  • Apu
  • Il signor Burns
  • Il dottor Nick
  • Boe
  • il direttore Skinner
  • il commissario Winchester
  • l’uomo ape
  • il reverendo Lovejoy
  • Cletus
  • L’uomo dei fumetti

Una particolarità di questo episodio è che riprende molte scene da Pulp Fiction. Esempi? La scena in cui i poliziotti parlano tra loro di come il nome dei panini e bevande cambi dal Krusty Burger al McDonald's. Oppure quella in cui il commissario Winchester e Serpe vengono catturati, legati alla sedia e imbavagliati dal commerciante d'armi.

La dipendenza per i Simpson, puntata dopo puntata.

Requiem for a Dream è un film del 2000 diretto da Darren Aronofsky, tratto dall'omonimo romanzo del 1978 di Hubert Selby. Il film vede come protagonisti Ellen Burstyn, Jared Leto, Jennifer Connelly e Marlon Wayans. Ed è un film molto forte, con scene particolarmente violente, esplicite e disturbanti. La pupilla di Jared Leto che si allarga dopo aver preso una dose di eroina è emblematica.

Anche se meno forte, nei Simpson una storia di alienante dipendenza c’è. E l’eco con il film di Aronofsky si sente forte e chiara. Si tratta di I’m spelling as fast ai I can (ne i Simpson in italiano tradotto con un brutto Lisa viene a parole): Lisa partecipa a un torneo di spelling scolastico, e dopo averlo vinto senza difficoltà è ammessa di diritto alle Spell-olimpiadi nazionali. Tuttavia durante le prime eliminatorie, Lisa viene avvicinata dall'organizzatore George Plimpton, che le chiede di rinunciare alla vittoria, per poter fare vincere un ragazzino popolare. Nonostante l’offerta di una borsa di studio che le permetterebbe di pagarsi gli studi universitari, Lisa rifiuta e continua a gareggiare.

Il momento è topico per la saputella di casa Simpson. Eppure Homer non le è accanto. Deve combattere i suoi demoni interiori e, per una volta, non si tratta della Duff. Homer, infatti, è in tour per l'America, ossessionato da un krusty burger a edizione limitata. Il primo morso è stato come la prima dose di eroina, vero Harry? Pardon, Homer.

In fuga da Springfield.

Avete mai visto Il fuggitivo (The Fugitive), pellicola del 1993 diretta da Andrew Davis, e interpretata da Harrison Ford e Tommy Lee Jones? Anche se questo titolo non vi dice nulla, è facile intuire che il protagonista (Ford) è costretto a scappare praticamente per tutta la durata del lungometraggio. E così, in effetti, è.

Uno dei numerosi inseguimenti è stato girato con una buona dose di spettacolarità. Il protagonista è braccato dai poliziotti. In un’enorme condotta d’acqua di una diga non ha più vie di scampo. Da una parte gli agenti con le pistole puntate contro di lui. Dall’altra il salto nel vuoto, nel lago artificiale formato dalla diga. Sceglie di buttarsi.

Stesso copione, ma un interprete molto meno macho di Ford quando su Italia 1 I Simpson mandarono in onda La rivale di Lisa. Buon bagno, caro Milhouse.

Matt Groening, ti piace proprio Stanley Kubrick?

La domanda è retorica, perché negli episodi de I Simpson sono molti i riferimenti al celebre regista. Abbiamo già citato il caso si Arancia Meccanica. Questa volta tocca a un altro grande capolavoro del cinema: Qualcuno volò sul nido del cucolo.

Non hai mai visto questo film? Allora recupera il prima possibile e salta qualche paragrafo, perché è in arrivo uno spoiler colossale.

Se invece sai di che cosa stiamo parlando, allora ricordati di Bromden nelle ultime scene della pellicola. Quando vede McMurphy, senza più coscienza e forza di volontà, decide di non abbandonarlo al suo destino e, convinto che non valga la pena di lasciarlo vivere in quello stato, lo uccide soffocandolo con un cuscino. Poi strappa da terra il pesante lavabo di marmo (quello che lo stesso McMurphy, all'inizio, aveva cercato invano di sradicare), lo scaglia contro una finestra e fugge dalla breccia, correndo lontano verso la libertà, in Canada.

In Siamo arrivati a questo: un clip show dei Simpson, per vendicarsi dei pesci d'aprile che subisce ogni anno da Homer, Bart agita una lattina di birra per farla esplodere in faccia a suo padre quando la aprirà per berla. Peccato che l’urto sia così violento da mandare Homer in coma. Davanti al suo letto la famiglia rievoca alcune avventure vissute, comparse in precedenti episodi. Alla fine Homer si risveglierà dal coma e inizia a strangolare Bart per ciò che gli ha causato.

In questo episodio dei Simpson, inoltre, si vede il tentativo di Barney di soffocare Homer e la sua successiva fuga dall'ospedale. Corri verso la tua libertà, Barney.

Infine a furia di citarne, è arrivato anche il film dei Simpson vero e proprio. I Simpson a Natale sono come la crema sul panettone. Chi ha voluto imtendere…

In ogni caso le sequenze mostrano molto meglio di quanto non facciano le parole le varie citazioni cinemtografiche dei Simpson. Vedere per credere: