È questo il titolo del film biografico che il regista gira a Napoli per la piattaforma streaming: ecco i primi dettagli
Si chiamerà È stata la mano di Dio il film autobiografico che Paolo Sorrentino scriverà e dirigerà per Netflix. L'annuncio arriva dalla piattaforma di streaming, che ha formalizzato l'accordo con il produttore Lorenzo Mieli per The Apartment e il gruppo Fremantle. Le riprese partiranno a breve a Napoli, la città del regista Premio Oscar da cui manca dal periodo di L'uomo in più, il suo primo lungometraggio girato nel 2001.
Sorrentino Netflix: arriva il film È stata la mano di Dio
È stata la mano di Dio è un evidente il richiamo alla "Mano de Dios", il gol segnato di mano da Diego Armando Maradona il 22 giugno 1986 allo stadio Azteca di Città del Messico nei quarti di finale della Coppa del Mondo contro l'Inghilterra, fatto dal "pibe de oro" prima di realizzare (dribblando tutta la squadra britannica) il gol più bello della storia del calcio.
Il film racconterà l'infanzia e l'adolescenza di Paolo Sorrentino nel quartiere Arenella, la zona collinare della città ai confini col Vomero.
Sono emozionato all'idea di tornare a girare a Napoli, vent'anni esatti dopo il mio primo film. È stata la mano di Dio è, per la prima volta nella mia carriera, un film intimo e personale, un romanzo di formazione allegro e doloroso. Sono felice di condividere questa avventura col produttore Lorenzo Mieli, la sua The Apartment e Netflix. La sintonia con Teresa Moneo, David Kosse e Scott Stuber di Netflix, sul significato di questo film, è stata immediata e folgorante. Mi hanno fatto sentire a casa, una condizione ideale, perché questo film, per me, significa esattamente questo: tornare a casa.
Scott Stuber di Netflix aggiunge che È stata la mano di Dio "è un film personale che lo riporta a Napoli, la sua città, ed è una storia scritta splendidamente con il suo stile inconfondibile".
Sorrentino è alla seconda collaborazione consecutiva con Netflix: il regista ha preso parte al progetto Homemade, una collezione di 17 cortometraggi diretti senza troupe e senza budget durante la quarantena imposta dall'emergenza Covid.
Nella sua casa romana, Sorrentino ha girato Voyage au bout de la nuit, un ironico "dialogo a due" tra la Regina Elisabetta e Papa Francesco in versione statuine del presepe.
Sorrentino, film a Napoli per un'amicizia speciale
Il ritorno di Sorrentino a Napoli era già stato annunciato qualche tempo fa da Dagospia e dal Daily Mail.
Il protagonista, secondo il tabloid inglese, sarà un attore sui 17 o 18 anni. È stata la mano di Dio si dovrebbe concentrare in particolare sull'amicizia di Sorrentino con un regista "non famoso, ma che mi ha aiutato molto".
L'identikit corrisponde a quello di Antonio Capuano, l'autore di film significativi della "Nuova onda" del cinema napoletano negli anni Novanta come Vito e gli altri, Pianese Nunzio, 14 anni a maggio e l'episodio Sofialòren del collettivo I vesuviani.
Sorrentino ha riconosciuto in più occasioni il suo debito nei confronti di Capuano e nel 1998, appena diciottenne, ha esordito collaborando proprio alla sceneggiatura di Polvere di Napoli.
Foto copertina: Claudio Porcarelli