Arriva il film su Claude Monet, l'uomo che ha inventato l'impressionismo

L'immenso Claude Monet verrà raccontato in un film a cura del regista Phil Grabsky

Phil Grabsky (In search of Chopin) è partito da un immenso patrimonio di tremila lettere. Tutte di Claude Monet, ovviamente. E ci ha regalato un docu-film sul padre dell'impressionismo che arriverà al cinema solo il 14 e 15 febbraio.

Scomparso nel 1926, il pittore ci ha lasciato in eredità delle straordinarie opere conservate nei più importanti musei del mondo. Nel film possiamo scoprire la tumultuosa vita interiore del pittore di Giverny, tra l'intensa depressione e giorni di assoluta euforia creativa.

Un ritratto complesso e commovente restituitoci anche grazie a più di cento dipinti filmati in alta definizione.

Il film sarà nelle sale solo 14 e il 15 febbraio

Ma torniamo alle lettere di Monet: questi rari documenti ci narrano il percorso dell'artista da enfant prodige a maestro indiscusso. Non manca uno speciale sguardo ai suoi incontri più importanti come quelli con Georges Clemenceau, che nel 1899 gli scrive:

"Voi ritagliate dei pezzetti di cielo e li gettate in faccia alla gente. Niente sarebbe così stupido come dirvi grazie: non si ringrazia un raggio di sole".

Molte lettere mostrano inoltre i momenti bui."Sono assolutamente disgustato e demoralizzato dall'esistenza che sto conducendo da così tanto tempo... Ogni giorno porta con sé nuovi affanni e nuove difficoltà, da cui non riuscirò a liberarmi", scrive Monet al medico George de Bellio.

E poi c'è Giverny, la "Mecca dell'Impressionismo", il luogo in cui Monet dipingeva con ogni condizione meteorologica possibile per studiare la luce in tutte le sue sfumature. Una località paradisiaca rispettata dai visitatori di ogni tempo che qui ammirano deliziose primule, violette, margherite, fiordalisi, e le celebri ninfee "silenti e misteriose più di ogni altro fiore".

Il film Io, Claude Monet ripercorre i luoghi in cui il pittore dipinse, scrisse e lesse le sue lettere, mostrando l'artista a 360 gradi, includendo anche il suo rapporto spesso conflittuale con il mondo dell'arte.

Fonte foto: instagram.com/culturecornermne/