La Cina conquista Torino: Il Donatore premiato al Torino Film Festival

Alla 34esima edizione del Torino Film Festival premiato anche il regista Paolo Sorrentino con il premio Premio Langhe-Roero e Monferrato

Tra il Po che esonda e Valentina – il battello che tanti Torinesi hanno conosiuto durante le loro passeggiate vicino al fiume – la 34esima edizione del Torino Film Festival l'ha vinta un noir proveniente dalla Cina. Si tratta di Juan Zeng Zhe/The donor (Il Donatore) di Qiwu Zang. La storia è quella di un disoccupato che vende il proprio rene a un uomo facoltoso per poter sostenatare la propria famiglia.

Il debutto dell'assistente alla regia di Zhang Yimou ha conquistato la giuria presieduta dallo statunitense Ed Lachman e composta da Don McKellar (Canada), Mariette Rissenbeek (Germania), Adrian Sitaru (Romania), Hadas Yaron (Israele).

Siamo onorati di assegnare il premio a un film così meravigliosamente penetrante e così poetico nella narrazione, nella performance, nella comprensione del mondo in cui proviamo a vivere. Pensiamo di aver trovato una nuova voce del cinema cinese che ci arricchirà tutti è stata la motivazione del premio.

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino e il Torino Film Festival, in collaborazione con la Regione Piemonte, hanno istituito il Premio Langhe-Roero e Monferrato che verrà attribuito annualmente a un personaggio del mondo del cinema di rilevanza internazionale. A riceverlo quest’anno è stato Paolo Sorrentino che, come si legge nella motivazione, ha scalato la vetta del cinema italiano in soli quindici anni, collocando se stesso e i propri film sui gradini più alti del cinema d’autore internazionale, confermandosi come il regista più audace, innovativo e originale dei nostri giorni.

È stato asseganto anche il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera 2016 al maestro del cinema politico e d’impegno civile Costa-Gavras. Nato in Grecia nel 1933, si trasferisce in Francia nel 1952. Il suo esordio alla regia è Vagone letto per assassini (1965) ma è grazie a Z - L’orgia del potere (che vede tra gli interpreti Yves Montand, Jean-Louis Trintignant, Irene Papas, Jacques Perrin e Renato Salvator) che raggiunge il successo mondiale. Il film successivo, La confessione (1970), vede nuovamente protagonista Yves Montand.

Fonte: Askanews