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In preparazione il nuovo film dagli autori della “Terra Nel Sangue”

“Il risveglio di un Gigante” di Giovanni Ziberna e Valeria Baldan, uno dei lungometraggi più significativi della Sine Sole Cinema S.r.l., arriverà al cinema. Torna così sul set il regista Giovanni Ziberna affiancato dalla moglie Valeria Baldan, cresciuto professionalmente ed artisticamente a fianco del famoso regista Ermann Olmi, e recentemente visto nelle sale con il suo ultimo lungometraggio  “ La terra nel sangue” (2008).

Prima de “La terra nel sangue”, Ziberna ha firmato la regia di vari cortometraggi e mediometraggi tra cui “Archetipo italiano” (inserito nel lungometraggio “Osolemio-Autoritratto Italiano) e “Nero” (inserito nel lungometraggio “Attese”) entrambi prodotti nel 2002 a Bologna nel laboratorio cinematografico di IpotesiCinema di Ermanno Olmi e che parteciparono a numerosi festival compresa la Mostra del Cinema di Venezia 2004. Inoltre ha lavorato per il montaggio di diversi film tra cui: “Tickets” (di E. Olmi, K. Loach e A. Kiarostami, produzione Fandango e Sixteen Films); “Il Giorno del Falco” (di R. Bisatti, produzione IpotesiCinema-RaiCinema e distribuito da Mikado); “Dietro il buio” (di G. Pressburger tratto dal romanzo “Lei Dunque Capirà” di Claudio Magris) dove oltre al montaggio si è occupato anche della fotografia; “Il nostro Messia” (di C. Serughetti, produzione Trees Pictures) che fu menzionato al Roma Indipendent Film Festival e ancora diversi cortometraggi e documentari.

Per questo film la regia è firmata a due mani con Valeria Baldan che, come Ziberna, si è formata presso il laboratorio cinematografico IpotesiCinema di Ermanno Olmi realizzando vari cortometraggi, alcuni dei quali (in particolare “Treni” e “Maria”) vengono inclusi nei lungometraggi “Osolemio-Autoritratto Italiano” (presentato al Festival del Cinema di Venezia 2004 per la sezione Corto Cortissimo come evento speciale) e “Attese” entrambi prodotti da IpotesiCinema per la RAI e trasmessi su Rai3.

Ha fatto anche esperienza come assistente alla regia nel film “Cento Chiodi” di E. Olmi, produzione Cinema11 e Mikado. E ha firmato la regia di diversi documentari come “Rolando Cian Sindacalista di frontiera” e ”Stella Maris”.

La passione per il mezzo documentaristico che ha sempre accompagnato la produzione di Ziberna e Baldan (negli studi e lavori fatti anche con E. Olmi), trova la forma in questo lungometraggio che toccherà le altezze spirituali di una grande mistica italiana ancora sconosciuta a molti.

Il film è formato in parte da scene di fictions intervallate con le riprese documentaristiche dei luoghi dove è vissuta la santa e con interviste. Nell’opera si racconta e si indaga la vita e la segretezza di santa Veronica Giuliani.

Leggendo la vita di Santa Veronica Giuliani (vissuta tra Mercatello e Città di Castello dal 1660 al 1727) è nata nei registi una forte domanda sul perché questa santa sia ancora così sconosciuta, pur avendo vissuto esperienze sovrannaturali che la vedevano coinvolta in continui dialoghi con Gesù e Maria e visioni, sperimentando anche la concreta lotta contro il Maligno e dai segni tangibili impressi sul suo corpo, tra i quali la stigmatizzazione. Tutti fatti testimoniati e riconosciuti dalla Chiesa e dai medici del tempo.

Affascinati dalla personalità  questa santa che fu definita da Papa Leone XIII “gigante di Santità” ed è stata presentata per essere proclamata Dottore della Chiesa, i registi sperano con questo film di farla conoscere e di renderle la giusta fama.

La produzione del film è gestita dalla SINE SOLE CINEMA S.r.l., casa di produzione e distribuzione cinematografica fondata da Mattia Vecchi, Giovanni Ziberna e Valeria Baldan. Attualmente  la lavorazione è nella fase finale della post-produzione.

Gli effetti speciali e le ricostruzioni in 3D sono stati curati dalla PUNTIX STUDIO di Gorizia. Le camere utilizzate per le riprese sono state messe a disposizione dalle BL2 STORE e sono: BLACK MAGIC 4K  e URSA.

Il ruolo della Santa è stato interpretato dall’attrice Diana Hobel , attrice di teatro che ha alle spalle anche interpretazioni cinematografiche, come ne “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores .

Tutta la parte della fiction è stata girata nel territorio del Friuli Venezia-Giulia e negli Studios della Sine Sole Cinema utilizzando la tecnica CromaKey  per la ricostruzione degli ambienti in 3D, il tutto finalizzato in formato digitale 4K per una grande resa visiva.

Fonte immagine: Linkedin