Gabriele Salvatores sulla crisi nera per le sale: "Gli italiani non tornano più al cinema"

Durante un video-incontro con gli studenti universitari di Genova, il regista milanese è scettico sul futuro del cinema in sala

Non è roseo il futuro del cinema in sala per Gabriele Salvatores. Il regista milanese è intervenuto in video-collegamento al Cineclub Nickelodeon di Genova con gli studenti universitari che hanno preso parte all'iniziativa Cineversity, il festival del cinema permanente realizzato in collaborazione con UniGe. I numeri del botteghino parlano chiaro secondo Salvatores: è crisi nera per le sale e gli italiani non tornano più al cinema.

Gabriele Salvatores: crisi del cinema italiano già prima del Covid

Il box office italiano è sempre più magro. A risollevarlo sono soltanto pochi blockbuster hollywoodiani, come i cinecomics Marvel Spider-Man: No Way Home e Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Proprio quest'ultimo è stato capace di incassare più di 6 milioni di euro nel primo fine settimana al cinema.

Salvatores rintraccia l'emorragia di pubblico ben prima della pandemia. Il coronavirus non ha fatto nient'altro che accelerare un processo già in atto. A peggiorare le cose si sono poi messe le restrizioni imposte dal governo: la proroga fino a metà giugno dell'obbligo della mascherina negli spettacoli al chiuso sta distruggendo il settore della cultura.

Nonostante la fine dell'emergenza Covid il pubblico medio nelle sale cinematografiche italiane resta fermo al 12% rispetto al 70% già registrato in Francia. Il trend di sviluppo delle piattaforme online in Italia iniziato prima della pandemia è stato fortemente amplificato e consolidato dai lockdown.

Gabriele Salvatores: Mediterraneo exploit impossibile da ripetere

Alla proiezione di Mediterraneo a Cineversity hanno partecipato 80 studenti universitari, presenti in sala al Cineclub Nickelodeon per rivedere (o vedere per la prima volta) la commedia drammatica che nel 1992 è stata premiata con l'Oscar al miglior film in lingua straniera. Presente con Salvatores il direttore della fotografia Italo Petriccione.

Prodotto da Gianni Minervini con un budget modesto, Mediterraneo fu un caso clamoroso: dopo l'Oscar venne rilanciato sul mercato e incassò oltre un miliardo di lire in cinque giorni, uscendo in una sessantina di copie. Per fare un paragone, Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha guadagnato 6 milioni di euro in quattro giorni con 543 copie. 

Alla fine della sua corsa Mediterraneo arrivò a incassare oltre 5 miliardi. Oggi un'esperienza del genere, specie per un regista agli esordi, non sarebbe più possibile: il regista spiega per quale motivo.

Per un giovane regista oggi sarebbe molto più difficile ripetere l'exploit di Mediterraneo a Los Angeles perché le major italiane hanno tagliato ulteriormente e notevolmente i loro budget già limitati negli anni Novanta, a causa della 'fuga' in corso dalle sale cinematografiche italiane.