George A. Romero, la vita e i film più importanti del papà degli zombi

Il regista George A. Romero è considerato il padre del genere moderno dei film sugli zombie: ecco la vita e le pellicole più famose del regista.

George A. Romero non ha inventato gli zombie. Ma tutto ciò che pensiamo di sapere sui non morti oggi è iniziato con lui. Romero ha costruito una carriera sui film horror, nei quali ha mostrato al pubblico creature - una volta umane - che depredano e consumano i viventi, motivate da nient'altro che una sete di sangue e di carne e mosse da un inarticolato, ma rabbioso desiderio di sopravvivenza. Nei film di Romero - a cominciare da, La notte dei morti viventi, suo sorprendente debutto del 1968 -, i morti vogliono solo vivere e chi può biasimarli? Ha trovato il modo per parlare della condizione umana mostrando ciò che gli umani diventano quando i sentimenti più genuini e puri, tra cui la generosità e la compassione, vengono strappati via.

Chi era George A. Romero?

Il regista leggendario, George A. Romero, nacque il 4 febbraio 1940 nel Bronx, a New York. Iniziò a fare pubblicità e cortometraggi prima di passare ai lungometraggi. I suoi film iconici, tra cui La notte dei morti viventi e Il giorno degli zombi, combinarono l'horror a tematiche sociali e alla satira.

Figlio di un artista commerciale, George Andrew Romero amava guardare i film. The Tales of Hoffman (1951), adattamento cinematografico di un'opera, fu una delle sue prime influenze. Da adolescente, prese in prestito il film numerose volte, usando un proiettore per guardarlo a casa. Romero, una volta, rivelò che solo un amico aveva guardato questo film quanto lui: si trattava di Martin Scorsese.

Romero studiò Arti alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh, in Pennsylvania. I suoi interessi spaziavano dall'arte, al teatro fino al design, oltre che ai film. All'inizio della sua carriera, il regista realizzò cortometraggi e spot pubblicitari e una delle sue prime produzioni è da ricondurre ai cortometraggi educativi per la serie per bambini Mr. Rogers 'Neighborhood di PBS.

Sposatosi due volte, Romero ebbe due figli: G. Cameron e la figlia Tina. Entrambi lo hanno seguito nell'industria cinematografica. Il cineasta si spense il 16 luglio 2017 all'età di 77 anni. Secondo una dichiarazione al Los Angeles Times, Romero morì "mentre ascoltava la colonna sonora di uno dei suoi film preferiti, Un uomo tranquillo del 1952, dopo una breve ma aggressiva battaglia contro il cancro ai polmoni".

La notte dei morti viventi, l'inizio dell'universo zombie di Romero

George A. Romero si affermò come il re di tutti i film di zombie con la sua pellicola del 1968, La notte dei morti viventi. In questo fondamentale film horror in bianco e nero, realizzato con un budget di 100.000 dollari, un gruppo di persone cerca rifugio in un'antica fattoria per sfuggire alle grinfie degli zombie carnivori.

Il film suscitò polemiche a causa della sua violenza grafica, ma ricevette anche lodi per aver rappresentato, a tutti gli effetti, una sorta di commento della società moderna. Con Duane Jones, un attore di colore, nel ruolo principale, il pubblico percepì il fatto che il film riflettesse le tensioni razziali presenti nella società.

Romero, gli zombie e la rappresentazione della società

Romero disse che gli zombie "non rappresentano in particolare nulla, se non una nuova società che minaccia di prendere il sopravvento e, in questo caso divorare, letteralmente, quella vecchia". E alla fine degli anni '60, era la società americana tradizionale che cercava di combattere contro il movimento della controcultura. Divenne parte del suo stile quello di mescolare horror, satira e commenti sociali nei suoi film.

Romero cercò di andare oltre gli zombie, ma i suoi sforzi incontrarono scarso successo. There's Always Vanilla (1972), La stagione della strega (1973) e La città verrà distrutta all'alba (1973) si sono rivelate delle delusioni.

Nel 1978, Romero ritornò al familiare conflitto tra umani e zombie nel successo commerciale e critico, Zombi. Questa volta gli zombie perseguono un gruppo di persone in un centro commerciale: una trama che rappresentava la critica di Romero al vorace consumismo del tempo.

George A. Romero, i film: da Creepshow a Il giorno degli zombi

Nei decenni successivi, Romero ottenne alcuni successi e diverse delusioni. Il suo film Knightriders - I cavalieri (1981), che vide un giovane Ed Harris nel ruolo da protagonista, si rivelò un fallimento. Romero registrò maggiore consenso, quando collaborò con Stephen King per il film Creepshow (1982), ispirato ai fumetti dell'orrore degli anni '50.

Pur non essendo acclamato dalla critica, ebbe una buona accoglienza al botteghino tanto da giustificare un sequel, Creepshow 2 (1987). Romero ha lavorato anche in televisione, come conduttore e produttore di Un salto nel buio.

Non abbandonando mai gli zombi, Romero rilasciò il suo terzo film della serie, Il giorno degli zombi, nel 1985. Il film si focalizza sulla ricerca scientifica e sui militari, mentre i pochi umani rimasti cercano modi per riqualificare o schiavizzare la maggior parte degli zombi. Uno scienziato cerca di riprogrammare uno zombi di nome Bub, al fine di non fargli mangiare carne umana.

Romero fu meno prolifico negli anni '90, in quanto lanciò solamente un film importante. Sempre lavorando su materiale di Stephen King, ha diretto l'adattamento cinematografico de La metà oscura (1993), con Timothy Hutton, nei panni di uno scrittore che combatte il proprio alter-ego fittizio.

Romero, il regista negli ultimi anni di attività

Come aveva fatto in passato, Romero tornò ai suoi film sugli zombi utilizzandoli come mezzo per fare satira e commenti sociali. Realizzò altri tre capitoli della serie.

In La terra dei morti viventi (2005), Romero esplorò il potere politico e la rivoluzione in una delle restanti città umane. John Leguizamo, Simon Baker e Asia Argento recitarono nel film, che Variety ha definito "un tour de force del cinema indipendente [e] del pensiero indipendente".

Romero realizzò, poi, Le cronache dei morti viventi (2007) in cui un gruppo di giovani studenti di cinema si imbattono in zombie nella vita reale, mentre filmano una pellicola horror e Survival of the Dead - L'isola dei sopravvissuti (2009) che parlava di un'isola al largo della costa del Nord America, in cui i residenti locali combattevano contemporaneamente un'epidemia di zombi, sperando che fosse trovata una cura per riportare i loro parenti non morti al loro stato umano.

Romero partecipò ai remake di alcune delle sue opere classiche. Fu produttore esecutivo della versione del 2010 de La città verrà distrutta all'alba, con Timothy Olyphant ed fu anche produttore esecutivo del documentario del 2012, Into the Dark: Exploring the Horror Film. Romero ha contribuito anche a diversi videogiochi, tra cui Call of Duty: Black Ops.

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