Il film sarà nelle sale dal prossimo 14 aprile
Era stato dato un piccolo assaggio grazie alla diffusione del teaser ma ora di Ghost in the Shell è stato diffuso il nuovo trailer. La pellicola con Scarlett Johansson protagonista sarà nelle sale dal 14 aprile. La storia raccontata nel film è quella di Major, un agente speciale, un ibrido tra cyborg e umano unico nel suo genere, che guida la task force speciale Section 9. Incaricata di fermare i più pericolosi criminali ed estremisti, la Section 9 dovrà confrontarsi con un nemico il cui obiettivo singolare è quello di annientare i progressi nel campo della cyber technology della Hanka Robotic.
Ghost in the Shell anime: il cast
Nel cast, oltre a Scarlett Johansson anche Michael Pitt (l’Uomo che Ride). Takeshi Kitano (Daisuke Aramaki), Juliette Binoche (Dr. Ouelet), Pilou Asbæk (Batou) e Kaori Momoi. I membri della Sezione 9 sono interpretati da Chin Han, Danusia Samal, Lasarus Ratuere, Yutaka Izumihara e Tuwanda Manyimo. Il regista è Rupert Sanders (Biancaneve e il Cacciatore), mentre Bill Wheeler (Il fondamentalista riluttante) e Jonathan Herman (Straight Outta Compton) hanno scritto la sceneggiatura.
Ghost in the Shell: parola al produttore
Il produttore Avi Arad aveva fornito nelle scorse settimane qualche dettaglio in più sul film: "Non parleremo di Puppetmaster né di Laughing Man. La storia coinvolgerà Kuze. Non racconteremo necessariamente una storia delle origini, ma parleremo di lei e di come si definisce a livello di memoria. Questo sarà uno degli aspetti centrali del film. Mescoleremo vari episodi, ci sarà un po' di Affection in 2nd GIG". Avi Arad ha poi aggiunto: "Riconoscerete alcuni ingredienti di Ghost in the Shell: Innocence, come la maschera della geisha. Spesso quando si guardano film di fantascienza ci si immerge in un mondo bellissimo e distopico. Noi volevamo, però, aggiungere qualcosa che ci collegasse a un universo più tattile e tangibile così abbiamo messo cose come cavi anche se probabilmente non servono più. Se guardate l'anime originale, anche nel 1995 l'idea di parlare a un computer invece di scrivere per far prima non aveva senso".