L'ormai ex Cara Dune di "The Mandalorian" definisce Disney e Lucasfilm "una mafia totalitaria" e reciterà in un film prodotto con Ben Shapiro, il co-fondatore di "Daily Wire"
Gina Carano rompe il silenzio e "sfida" Disney e Lucasfilm, definite "una mafia totalitaria". L'attrice ed ex campionessa di MMA non ha preso bene il licenziamento in tronco da The Mandalorian e ha annunciato il suo prossimo progetto: un film ancora senza titolo che verrà prodotto dal sito Daily Wire. L'ormai ex Cara Dune spiega in un comunicato ufficiale che il Daily Wire la sta aiutando a realizzare "uno dei miei sogni: sviluppare e produrre un film tutto mio".
Gina Carano, film in arrivo per il Daily Wire
Carano sarà protagonista e produttrice del film con Ben Shapiro, il co-fondatore di Daily Wire, e Dallas Sonnier, il produttore che con la sua Bonfire Legend ha già realizzato Bone Tomahawk, l'esordio da regista di un altro repubblicano di ferro, S. Craig Zahler.
Ho gridato e le mie preghiere sono state esaudite. Invio un messaggio di speranza a tutti coloro che vivono nella paura di essere censurati da un sistema mafioso totalitario. Ho appena iniziato a usare la mia voce che ora è più libera che mai e spero che ispiri altre persone a fare lo stesso. Non possono cancellarci se non glielo permettiamo.
Non sono trapelati dettagli sulla trama. Shapiro ha fatto soltanto sapere che il film verrà distribuito in streaming per gli abbonati al Daily Wire (come accaduto con Run Hide Fight di Kyle Rankin) e che Gina Carano è un talento incredibile abbandonato da Disney e Lucasfilm "per aver offeso l'autoritaria sinistra hollywoodiana".
È questo il motivo dell'esistenza di Daily Wire: fornire un'alternativa non solo ai consumatori, ma anche ai creatori che si rifiutano di inchinarsi al sistema mafioso. Siamo impazienti di donare il talento di Gina agli americani che la amano e siamo altrettanto ansiosi di mostrare a Hollywood che se vogliono continuare a eliminare coloro che la pensano diversamente, ci aiuteranno semplicemente a costruire uno X-Wing abbastanza potente da abbattere la loro Morte Nera.
Gina Carano, Mandalorian addio: la replica di Jonathan Chait
Nella prima settimana di programmazione on demand, Run Hide Fight ha attirato più di 300mila spettatori sul Daily Wire.
Il licenziamento di Gina Carano è stato commentato con parole durissime da Jonathan Chait. In un editoriale pubblicato nella rubrica Intelligencer del New York Magazine, il giornalista ha scritto che l'allontanamento dell'attrice da The Mandalorian ricorda il maccartismo e la lista nera di Hollywood degli anni Cinquanta.
Chait precisa che il post incriminato valso il posto a Carano "non è antisemita per nessuna definizione ragionevole".
Il post sostiene semplicemente (e incontrovertibilmente) che l'Olocausto è nato da una campagna di odio contro gli ebrei, che paragona (polemicamente) all'odio contro gli americani per le loro opinioni politiche. Non trovo questo post particolarmente perspicace. Ma i paragoni eccessivi con la Germania nazista sono abbastanza comuni e, più che altro, non sono antisemiti. In questo post non c'è alcun cenno di simpatia per i nazisti o di biasimo per le loro vittime.
Il giornalista ricorda nel suo articolo la figura di Dalton Trumbo, lo sceneggiatore passato suo malgrado alla storia per aver vinto due Oscar usando nomi inventati dopo essere stato accusato di essere una spia comunista.
Uno come lui avrebbe dovuto essere in grado di mantenere il suo lavoro anche se avesse sostenuto un dittatore assassino come Stalin. E gli attori dovrebbero essere in grado di lavorare anche se sostengono un bigotto autoritario come Donald Trump.
Fonte foto: Disney/Lucasfilm