Gli archivi della Sony pubblicati da Wikileaks

Dopo l'attacco hacker dei mesi scorsi per Sony altri guai in vista

Trascorsi solo cinque mesi dall'attacco hacker alla Sony Pictures, attribuito alla Corea del Nord, per aver prodotto il film "The Interview" che trattava con sarcasmo il leader di Pyongyang ( qui l'articolo correlato completo), Wikileaks ha pubblicato 30.287 documenti degli archivi tra cui 173.000 e-mail da e verso 2.200 indirizzi di rilevanza pubblica.

E' il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, a dichiarare che i documenti in quanto mostrano il funzionamento interno di una multinazionale, debbano essere di pubblico dominio. Le sua parole sono state:

“Questi archivi mostrano la ruggine di una influente multinazionale. Sono degni di interesse e al centro di un conflitto geopolitico. Appartengono alla sfera pubblica e WikiLeaks assicurerà che restino tali”

Dopo questo episodio la Sony ha diffuso un comunicato di risposta in cui critica la pubblicazione dei documenti poichè si tratta di "informazioni private ottenute tramite un atto criminale". 

Un portavoce della Sony ha affermato in un comunicato:

"Siamo fortemente in disaccordo con l'affermazione di WikiLeaks secondo cui questo materiale appartiene al pubblico dominio, e continueremo a combattere per la sicurezza e la privacy della nostra azienda e dei suoi oltre 6.000 dipendenti".