C'è anche Godzilla al festival Sottodiciotto di Torino

Anteprime e omaggi, ma il cuore della manifestazione nata nel 2000 rimane lo spazio riservato ai lavori realizzati dalle scuole

Dal compleanno di Boris, la serie televisiva di culto nata dieci anni fa, al ritorno della cagnolina a pois Pimpa inventata da Altan. Dall'omaggio al regista iraniano Abbas Kiarostami (scomparso nel 2016) e "al suo cinema poetico di cui l'universo dei bambini è stato assiduo protagonista" ai Cartoni oltre Cortina, ovvero, a cento anni dalla Rivoluzione d'Ottobre in Russia, una retrospettiva di cortometraggi realizzati in Cecoslovacchia, Polonia e Jugoslavia tra gli anni Cinquanta e Ottanta del Novecento per (ri)scoprire talenti e capolavori nascosti che sono entrati nella storia del cinema d'animazione fra tradizione e sperimentazione. Dalle anteprime di film agli zombi di Romero e all'evento dedicato a Ian McEwan. Ragazzi delle superiori e delle università sono stati invitati a girare, in una settimana, un booktrailer del nuovo romanzo dello scrittore inglese Nel guscio della durata compresa fra i 30 e i 60 secondi.

A mettere insieme proposte così diversificate è Sottodiciotto Film Festival & Campus (in vari luoghi di Torino dal 31 marzo al 7 aprile 2017), organizzato da Aiace Torino e Città di Torino. Quest'anno il festival - nato nel 2000 per riservare al mondo degli audiovisivi prodotti dalle scuole una manifestazione specifica con un concorso unico in Europa e poi ampliatosi e modificatosi nel corso delle edizioni - compie diciotto anni, diventando maggiorenne. Lo dirige Steve Della Casa, con il giornalista e organizzatore Fabrizio Accatino alla vice direzione.

Fra le anteprime c'è anche (giovedì 6 aprile 2017) quella di Godzilla, vale a dire il reboot realizzato nel 2016 dal regista giapponese Hideaki Anno della celebre saga ideata nel 1954 da Ishiro Honda con protagonista la creatura marina generata dai disastri dell'uomo sulla natura. Su un argomento di estrema attualità, le dipendenze generate dall'uso eccessivo di internet, dei social media e dei videogiochi da parte degli adolescenti, si concentra invece il documentario, anch'esso in anteprima italiana, dal titolo significativo Screenagers (2016) di Delaney Ruston, regista e dottoressa statunitense che esplora la questione con un punto di vista scientifico, portatore di risultati sorprendenti, e partendo da un'esperienza personale. Spazio, poi, a Generazione Sottodiciotto. I lavori realizzati da bambini e ragazzi che hanno vinto i concorsi in questi diciotto anni di festival sono una preziosa testimonianza sul nuovo millennio visto dai millennials e il racconto dei cambiamenti generazionali avvenuti negli ultimi vent'anni.