Definita troppo commerciale l'idea di far diventare il personaggio il volto della campagna promozionale
Un successo enorme per il trailer di Guardiani della Galassia 2, il film che raggiungerà le sale dal 25 aprile 2017. Tornerà anche Baby Groot che in questi primi giorni di lancio è diventato simbolo della campagna di promozione del film. Cosa, questa, che ha deluso però i fan, in disaccordo con la scelta di utilizzare il personaggio come strumento per il marketing. Su questo ha scelto di intervenire direttamente il regista, James Gunn, Su Facebook. "In tutta onestà quando ho scritto la prima versione della sceneggiatura del sequel pensavo di ambientare la storia qualche anno dopo il primo film, in modo che Groot potesse essere nuovamente adulto. Ma mancava qualcosa. In primis, pensavo che il team appena formatosi si sarebbe sviluppato molto in quegli anni, e che sarebbe stato un peccato rinunciare a mostrare questo aspetto al pubblico. Inoltre, non so perché ma Groot non funzionava".
"Poi ho pensato - continua Gunn - che avremmo potuto ambientare il film subito dopo il primo, e che Groot dovesse essere Baby Groot, e dovesse imparare ancora tutto quanto. Avevo già preso tutte le altre decisioni sui personaggi da coinvolgere da un pezzo, ma questo cambiamento mi ha permesso di costruire il film che volevo, e così il sequel ha finalmente preso la forma giusta. Mi sono innamorato della sceneggiatura di Vol. 2, e ho sentito che stavamo creando qualcosa di speciale", ha detto il regista.
"Sapevo che se Baby Groot avesse funzionato, il mondo avrebbe voluto una montagna di giocattoli, peluche e action figure. Ma ovviamente non mi sembrava una cosa certa quando, da solo nel mio ufficio, pensavo a una storia che funzionasse per il film e assolutamente non ho preso queste decisioni in base a ciò. Come molti di voi, mi ero innamorato di questo piccoletto, anche se in quel momento era ancora solo nella mia testa".