Il regista ha rivelato qual è la canzone che non introdurrà mai in un film che farà parte della saga dei 'Guardiani della Galassia'.
James Gunn ha rivelato l'unica canzone che non userà mai in un film dei Guardiani della Galassia. I due film della saga sono pieni di successi degli anni '60 e '70, come Snared on a Feeling di Blue Swede, Cherry Bomb dei The Runaways e Give up dei Cheap Trick. La colonna sonora della prima pellicola è stata quella più votata in assoluto: anche la colonna sonora di Guardiani della Galassia Vol. 2 ha ottenuto una nomination ai Grammy per la migliore colonna sonora di compilation per Visual Media.
James Gunn: la canzone che non inserirà mai in un film dei Guardiani della Galassia
Il regista ha svelato, in una storia di Instagram, che l'unica canzone che tutti continuano a chiedere di inserire all'interno della colonna sonora dei Guardiani è Moving in the Moonlight ma lui non ha intenzione di utilizzarla. Per Gunn, la canzone del 1972 è "esagerata". Lo disse già in diverse interviste passate: tuttavia, non è riuscito a dissuadere i fan dal fare un altro appello, al fine di riconsiderare la sua posizione.
Il contributo di Gunn alle colonne sonore è stato eccezionalmente considerato anche per il resto dei film del MCU: il regista, infatti, ha suggerito The Rubberband Man dei The Spinners per la colonna sonora di Avengers: Infinity War. Per l'imminente terzo capitolo dei Guardiani della Galassia, Gunn ha riferito di aver completato la colonna sonora a maggio del 2021, molto tempo prima dell'inizio delle riprese. Ci si aspettava l'arrivo de Guardiani della Galassia Vol. 3 nel 2020, ma la sua uscita è stata posticipata al 2023, sia la pandemia di COVID-19 che per il modo in cui Gunn è stato licenziato nel 2018 per i tweet passati, prima di essere riassunto da Disney e Marvel.
Le canzoni 'galattiche' della saga
La magia delle canzoni dei Guardiani della Galassia deriva dal modo in cui apparentemente riescono a far balzare lo spettatore in quello che potremmo definire un palcoscenico spaziale: Dancing in the Moonlight ha un eccesso di energia interstellare che arriva dritto al punto: lo stesso per altri due brani incorporati nella colonna sonora dei Guardiani, come Moonage Daydream di David Bowie e Spirit In The Sky di Norman Greenbaum.
Con l'avvicinarsi del terzo e - forse - ultimo film della serie cinematografica, James Gunn ha garantito ai fan che le decisioni sulla colonna sonora rimarranno in mani esperte. A questo punto, si può pensare che il cineasta non si farà influenzare affatto dall'opinione dei fan.
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