La Disney ha tagliato tutti i rapporti con il regista James Gunn. Ecco cosa è accaduto.
Solo pochi anni fa, James Gunn era un campione del Comic-Con, essendo arrivato alla convention nel 2013 per mostrare le prime riprese di Guardiani della Galassia, l'adattamento della Marvel che sarebbe diventato il grande successo del regista. Il cineasta 51enne ha fatto un annuncio a sorpresa in un panel di Sony Pictures, in cui ha rivelato che la Disney, che come azienda madre dei Marvel Studios aveva rilasciato il primo film e il sequel, lo ha licenziato dopo che una serie di tweet vecchi di anni postati da Gunn erano riemersi dai meandri della rete.
Guardiani della Galassia Vol. 3, James Gunn licenziato
"Gli atteggiamenti offensivi e le dichiarazioni scoperte sul feed Twitter di James sono indifendibili e incoerenti con i valori del nostro studio", ha osservato il presidente della Disney Alan Horn in una dichiarazione. "E abbiamo interrotto i nostri rapporti commerciali con lui". I tweet di Gunn, alcuni di quasi vecchi di un decennio, includevano messaggi legati allo stupro e alla pedofilia. "Quando ho iniziato", ha scritto "mi sono visto come un provocatore, facendo film e raccontando barzellette che erano oltraggiose e tabù ... Mi sono sviluppato come persona, così come [ho fatto con] il mio lavoro e il mio umorismo".
Non era la prima volta che il regista mirava a prendere le distanze dal suo passato: nel 2012, si è scusato dopo aver scritto un post sul blog che è stato criticato per essere omofobico. Ma quello era il momento in cui Gunn era ancora meglio conosciuto come un nerd indipendente dal genere, non lo scrittore-regista responsabile di un franchise da un miliardo di dollari posseduto da un conglomerato di media altrettanto imponente.
Guardiani della Galassia Vol. 3, uscita posticipata?
Per Disney, la decisione di rimuovere Gunn è stata rapida e inevitabile. La società è stata a lungo contraria a qualsiasi tipo di polemica: negli anni '90, l'allora-consociata Miramax ha dovuto rilasciare i suoi NC-17 Teen-dramma in modo indipendente, al fine di evitare di imbarazzare la sua società madre. Quando i vecchi messaggi di Gunn sono stati dissotterrati e diffusi online alla fine di questa settimana, sembrava un dato di fatto che lo studio avrebbe tagliato i ponti con Gunn, che era nel bel mezzo della pianificazione del terzo capitolo dei Guardiani.
Per una società che promette ai suoi fan e ai suoi azionisti un'esistenza senza problemi, i tweet di Gunn erano potenzialmente catastrofici. Se i dirigenti avessero ignorato i tweet più vecchi di Gunn prima di assumerlo, sarebbe stato inevitabile che le parole "Disney" e "pedofilia" fossero diventate parte dello stesso trending topic. Vedremo se ci saranno delle ripercussioni sull'uscita al cinema della pellicola.
Fonte immagine in evidenza: www.facebook.com/pg/GuardiansOfTheGalaxyIT/