Harry Potter, «Cursed Child anche più bello dei film». A dirlo è...

Emma Watson, che ha anche incontrato la "nuova" (e criticata) Hermione, Noma Dumezweni

Hermione incontra Hermione. Come è possibile? Questa volta stregoneria – o la penna di J. K. Rowling – non c'entrano nulla. È semplicemente accaduto, infatti, che Emma Watson, storica interprete dell'amata maghetta in tutti gli otto capitoli del franchise cinematografico, abbia incontrato Noma Dumezweni, cioè l'attrice che interpreta sempre il personaggio di Hermione ma nello spettacolo teatrale The Cursed Child.

Le due si sarebbero incontrate nel backstage dopo lo spettacolo di mercoledì, che la Watson ha visto e commentato con un "fantastico". Lo spettacolo è stato talmente tanto apprezzato che ha aggiunto Dopo averlo visto, mi sento più connessa con il personaggio di Hermione e le storie di quanto è uscito i Doni della Morte, che è stato per me un dono.

Ma non solo, Emma Watson ha poi pubblicato una sorta di recensione di The Cursed Child sulla sua pagina Facebook ufficiale. In cui si legge: Alcuni aspetti dello spettacolo erano – credo – se possibile ancora più belli dei film.

Visti i numerosi apprezzamenti a The Cursed Child, si placheranno le polemiche sulla decisione di aver affidato proprio a Noma Dumezweni, attrice di colore, il ruolo di Hermione? A difendere la scelta dell'interprete era scesa in campo addirittura l'autrice della celebre saga, la Rowling. Che nel corso di un'intervista al The Observer, aveva attaccato duramente tutti coloro che hanno criticato la Dumezweni. E senza usare mezzi termini aveva dichiarato: Siete un branco di razzisti!. Noma è la migliore attrice che lo spettacolo poteva annoverare, è perfetta per il ruolo. Poi l'autrice specifica: Nei miei romanzi non ho mai specificato il fatto che Hermione fosse una donna bianca, non vedo dove sia il problema. Il personaggio può funzionare in entrambi i modi. E sinceramente ho sempre amato l'idea che Hermione potesse essere di colore.

Accanto alla scrittrice e alla Dumezweni si era schierato, tra gli altri, anche Matthew Lewis, il Neville Paciock di tutti e gli otto i lungometraggi, aveva notato: E Neville Longbottom era biondo. Non mi interessa affatto. Buona fortuna a lei.