Humandroid, Neill Blomkamp racconta con dolore il flop del film

In un'intervista a Den of Geek, il regista confessa il suo rammarico per il flop di Humandroid, film che non ha ottenuto il successo che meritava.

Non tutte le ciambelle escono con il buco, questo si sa e il discorso vale anche per chi fa cinema. In particolare per Neill Blomkamp che ha sperimentto sulla sua pelle l'amara sconfitta di un fallimento con il film Humandroid. Dopo aver accantonato, infatti, il progetto sul quinto film della saga di Alien, il regista non ha ancora scordato quanto sia stato difficile metabolizare la delusione per l flop di Humandroid. Ecco quanto a raccontato in merito durante un'intervista a Den of Geek:

Mi rammarico ancora che non abbia funzionato. Amo tantissimo quel film e vorrei che avesse avuto il successo che secondo me meritava. È la pellicola con il risultato più vicino a quello che avevo in mente mentre lo stavo girando ed è stato molto doloroso per me, da molti punti di vista. Avevo dato il meg2017lio di me stesso ed ero convinto di aver realizzato davvero un ottimo film. 

Anche se il film non ha avuto il successo che lui sperava, visto che ci aveva creduto e non poco, a Blomkamp non è passata di certo la voglia di fare film e di narrare storie: 

Sono un regista perché amo questo lavoro, le cui emozioni si basano su quello che provo facendolo. Mi sono ritrovato in una strana situazione per un periodo, ma penso sia stato il risultato di prendere la decisione giusta, ovvero che realizzerò solo cose che amo e che sento davvero. Preferirei vivere in una discarica ed essere creativamente onesto e rispettare me stesso, piuttosto che non farlo.

Humandroid, trama

Johannesburgh, futuro prossimo: la popolazione è protetta da un esercito di androidi, chiamati Scout che sono stati realizzati dalla multinazionale Tetravaal e programmati per eseguire gli ordini formulati dagli umani. Affiancano i poliziotti e intergiscono con essi in un'ottica di sana collaborazione. Dion è stato l'ingegnere che li ha progettati mentre Vincent, un collega più grande, invidioso del successo ottenuto dal ragazzo, attende il momento giusto per proporre la sua personale alternativa: Moose, un robot dalle grandi dimensioni e, pertanto, ingombrante, comandato da lui mediante un casco neurale. Dion, invece, punta alla creazione di un robot che abbia intelligenza artificiale ma che sia anche in grado di provare sentimenti. Tre criminali, di nome Yo-Landi, Ninja e America rapiscono il creatore degli Scout per indurlo a disattivarli tutti, si troveranno in possesso di un androide baambino che Ninja decide di utilizzare a scopo criminale, per effettuare rapine. 

Fonte immagine in evidenza: https://www.youtube.com/watch?v=Ly02_jcS8xY