Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2: i "giochi" cambiano e diventano politici

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2 è il film che traccia una linea di confine nella carriera di Jennifer Lawrence

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2 è il film che mette la parola fine a una delle saghe cinematografiche che, negli ultimi anni, più ha appassionato gli spettatori di ogni angolo di mondo. A differenza di quanto avviene in altre serie dello stesso genere, il primo grande merito che ha questa pellicola (e che ha più in generale la saga) è quello di non essere scontata, di saper comunque sorprendere anche chi il finale lo aveva precedentemente intuito. Il secondo merito è invece quello di sapersi evolvere: gli Hunger Games attorno a cui tutto ruotava nei primi due capitoli della serie qui spariscono quasi del tutto, come nel film precedente, Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1 (che altro non è che una sorta di primo tempo dello stesso film diviso a metà per ragioni puramente commerciali), i giochi non si vedono, se ne parla ma sono svuotati del loro significato iniziale. I veri giochi mostrati in Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2 sono quelli politici, quelli di potere tra le varie parti in lotta. Non è azzardato quindi affermare che con questa pellicola Hunger Games diventa una sorta di House of Cards per ragazzi: un House of Cards certamente meno provacatorio e più violento, in cui l'azione, molto più dei dialoghi, fa la parte del padrone.

Jennifer Lawrence: l'ultimo Hunger Games ha segnato un confine nella sua carriera 

Ma Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2 è anche il film che mette la parola fine a un'era, che traccia una netta linea di confine nella carriera di Jennifer Lawrence: non più idolo quasi esclusivo dei teenager, ma attrice capace di conquistare un pubblico trasversale di tutte le età. Già tra una pellicola e l'altra della saga tratta dai romanzi scritti da Suzanne Collins, Jennifer Lawrence aveva iniziato a ritagliarsi un ruolo importante nel mondo di Hollywood, arrivando anche a vincere un Premio Oscar per l'ottima interpretazione in Il lato positivo: dal 2015 (anno di uscita nelle sale cinematografiche di Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2) in poi l'attrice ha collezionato una serie di parte ben diverse, più mature e opere come Passengers, Madre! o Red Sparrow ne sono la testimonianza. Così come l'attrice in carne e ossa, anche il personaggio di Katniss Everdeen nel corso della saga subisce un'evoluzione, da ragazza diventa donna e acquisisce anche una sempre maggiore saggezza e consapevolezza del mondo che la circonda: la sua evoluzione si completa con Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2 con il suo finale sorprendente.

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2: il cast arricchito da uno straordinario Philip Seymour Hoffman

Se avete visto gli altri capitoli precedenti della saga Hunger Games non potete certo fermarvi sul più bello, senza scoprire come finirà la serie. Come detto in apertura di questa recensione, i colpi di scena di certo non mancano e questo è un motivo in più per vedere il film. Tra le varie valide motivazioni che esistono per non perdersi questo lavoro del regista Francis Lawrence ce n'è poi una che esula dalla storia narrata e dalla saga in generale: Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2 è l'ultimo film in cui ha recitato Philip Seymour Hoffman prima di morire prematuramente, all'età di 46 anni, il 2 febbraio del 2014. L'attore Premio Oscar nel 2006 per il film biografico Truman Capote - A sangue freddo in questa pellicola ha dato l'ultima testimonianza del suo immenso talento offrendo una magistrale interpretazione del ruolo Plutarch Heavensbee. Anche se non siete degli appassionati di questo genere di film o di questa specifica saga, rivedere all'opera un attore del calibro di Philip Seymour Hoffman è certamente un ottimo motivo per non perdersi Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2.

Voto: 7

Frase:
“Chi appoggia Capitol non è mai innocente”. 
“Se ragioni così puoi uccidere chiunque vuoi, e inviare i ragazzi agli Hunger Game per controllare i Distretti”

Fonte foto di copertina: https://www.facebook.com/hungergamesIT/