Hunger Games: La ragazza di fuoco, così la saga è diventata matura

Hunger Games: La ragazza di fuoco non è solo un film d'azione, mai personaggi diventano pedine di un complesso scacchiere politico

Quando il primo capitolo di una saga cinematografica ha un successo planetario, come quello avuto da Hunger Games, realizzare un sequel che riesca a bissare quel successo è sempre un compito difficile da portare a termine, specialmente se a dover affrontare questo esame è un altro regista. Questo difficile compito è capitato Francis Lawrence per il suo Hunger Games: La ragazza di fuoco, secondo dei quattro film basati sull'omonima saga letteraria della scrittrice statunitense Suzanne Collins. Il regista nativo di Vienna ha sostituto Gary Ross alla regia dei film della serie ed è stato molto bravo nel mettere la sua firma nella pellicola, senza però stravolgere tutto ciò che il suo predecessore aveva creato nel precedente film. In Hunger Games: La ragazza di fuoco sono certamente diversi i toni rispetto al primo capitolo, le scene di azione e quell'alone di drammaticità caratteristico del primo Hunger Games sono sempre presenti, ma Francis Lawrence ha dovuto fare i conti con una storia diversa, i personaggi non sono semplicemente i “tributi” intorno a cui ruota tutto, ma sono le pedine di uno scacchiere politico più complesso. In un certo senso, con il passaggio da Hunger Games a Hunger Games: La ragazza di fuoco non solo i protagonisti sono cresciuti, ma anche il film e il suo pubblico hanno fatto lo stesso percorso e gli spettatori ora si trovano di fronte a degli uomini e delle donne che combattono per qualcosa di più importante, per un'ideale.

Hunger Games: La ragazza di fuoco, nel cast spicca Philip Seymour Hoffman al fianco di Jennifer Lawrence

Non è un caso che i “tributi” di questo secondo capitolo di Hunger Games non siano soltanto dei bambini o dei ragazzi ma che siano più che altro adulti (e c'è anche qualche anziano). Francis Lawrence ha avuto il grande merito di saper accompagnare perfettamente la saga in questo suo percorso di crescita, facendola evolvere in Hunger Games: La ragazza di fuoco di minuto in minuto. Il regista è stato certamente facilitato nel suo compito dal fatto di poter contare anche su una Jennifer Lawrence più matura (oltre che rinvigorita dal Premio Oscar alla Miglior per la sua interpretazione in Il lato positivo - Silver Linings Playbook) oltre che ad alcune new entry nel cast di livello altissimo: è il caso questo di Philip Seymour Hoffman.

L'attore premio Oscar nel 2006 per Truman Capote - A sangue freddo nella saga Hunger Games ha interpretato uno dei suoi ultimi ruoli, quello di Plutarch Heavensbee, prima della prematura morta avvenuta il 2 febbraio del 2014, pochi mesi dopo l'uscita nelle sale cinematografiche di questo film (avvenuta nel novembre del 2013) all'età di 47 anni. Del cast hanno poi continuato a fare parte alcuni personaggi già visti nel precedente film, come quelli interpretati da Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Lenny Kravitz e Donald Sutherland.

Hunger Games: La ragazza di fuoco, il film che sembra un episodio di una serie TV

Hunger Games: La ragazza di fuoco si instaura all'interno della saga come un fondamentale film di passaggio: inizia esattamente dal punto in cui era finito il precedente, senza alcun tipo di prologo o rievocazione dei fatti (per comprendere bene ciò che accade è quindi necessaria aver visto l'Hunger Games di Gary Ross), finisce invece quasi all'improvviso, lasciando quindi nello spettatore la curiosità per ciò che accadrà nei capitoli successivi. La differenza principale a livello narrativo tra il primo Hunger Games e questo Hunger Games: La ragazza di fuoco risiede proprio nel fatto che nel primo la storia ha una sua conclusione, nel secondo invece no e il film appare come una sorta di un lungo episodio di una serie TV. In conclusione, se non avete ancora iniziato a vedere questa saga il nostro consiglio è di recuperare prima Huger Games, poi di proseguire con la visione di Hunger Games: La ragazza di fuoco, film che sotto molti aspetti risulta essere il migliore dell'intera serie.

Voto: 7,5

Frase:
“Quest'anno vedo qualcosa di diverso, di nuovo”.
“Cosa vedi?”
“Speranza”

Fonte foto di copertina: https://www.facebook.com/hungergamesIT/