I 5 migliori film di fantascienza utopistica

I 5 migliori film di fantascienza utopistica: da Just Imagine a Tron, le pellicole che dagli anni '30 agli anni '80 hanno immaginato il futuro.

È sorprendentemente difficile trovare esempi di film di fantascienza che si possano definire ottimistici. Ci sono diverse ragioni che spiegano tale tendenza. Tra queste, c'è il fatto che è difficcile raccontare storie su mondi futuristici in cui tutti sono felici. L'attuale proliferazione di film e spettacoli distopici o post-apocalittici è probabilmente dovuta al fatto che gli spettatori trovino rassicurazione nel fatto che possano esistere mondi più cupi e ostili di quello in cui vivono, immaginandone, però, nel contempo, altri più luminosi e accattivanti. 

Just Imagine - 1930

Just Imagine è un buon esempio di come le idee utopiche spesso invecchino più velocemente di quelle distopiche, creando un mondo futuro che sembrerebbe convenzionalmente cupo se non fosse una commedia musicale spensierata. Nella New York del 1980, dove i matrimoni sono approvati dallo stato, l'aviatore J-21 è innamorato di LN-18, ma sarà costretta a sposare il ricco Z-4, meno che J-21 non riesca a distinguersi in qualche altro modo.

L'opportunità si presenta quando gli viene offerta la possibilità di guidare la prima missione della Terra su Marte. Il paesaggio urbano proposto è futurista, nel quale viene veicolata la satira dell'era della Depressione, in particolare nel tracciare un dubbio confronto tra le leggi del proibizionismo e il controllo statale del corpo delle donne. 

Road to the Stars - 1957

Road to the Stars è un breve docudramma sovietico sulle tecnologie emergenti del volo spaziale, diretto da Pavel Klushantsev. Inizia con scene pastorali del villaggio del pionieristico scienziato missilistico Konstantin Tsiolkovsky, poi  fa un balzo in avanti verso il futuro, prevedendo orbite spaziali con equipaggio, persone che vivono su stazioni spaziali, viaggi sulla Luna. 

2001: Odissea nello spazio - 1968

Questo film è diviso in tre capitoli: iniziamo dall'"Alba dell'uomo", con una razza di uomini scimmia a cui viene insegnato a usare i pollici da un oggetto chiamato "monolite nero", e poi saltiamo avanti fino all'anno omonimo del nuovo millennio in cui il moderno homo sapiens incontra il Monolite sulla Luna. Li si parla di "Missione Giove", prima di condurci "Oltre l'infinito", inaugurando un nuovo salto evolutivo.

Con 2001: Odissea nello spazio, Stanley Kubrick ha cercato di creare quello che ha definito il "proverbiale, buon film di fantascienza". Pochi da allora sono riusciti a impegnarsi così pienamente in una visione del futuro, in cui le persone sembrano così a casa nel loro ambiente soprannaturale che a volte si percepiscono, a malapena, come umane. 

Incontri ravvicinati del terzo tipo - 1977

Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg è un altro film sul primo contatto, realizzato da un regista cresciuto guardando film in cui gli uomini incontrano alieni, litigano tra loro e poi, di solito, li fanno esplodere. Come 2001: Odissea nello spazio, la pellicola cerca di immaginare un approccio diverso. Laddove Kubrick prediligeva la riverenza silenziosa e contemplativa, Spielberg opta per la meraviglia e la grazia infantili.

Il meccanico di linea Schlubby Roy vede luci intense nel cielo, in cui si delineanoi strane visioni e un nuovo interesse per gli UFO, che lo distrae finché non viene licenziato e la sua famiglia lo abbandona. Seguendo i suoi impulsi, Roy prende parte al primo incontro dell'umanità con gli extraterrestri, dei quali è il passeggero prescelto.

Tron - 1982

Il genio del computer Flynn si intrufola nell'intranet di una società che gli ha rubato l'idea di un videogioco. Il nodo artificialmente intelligente del sistema, il Master Control Program, lo intercetta trasportandolo nel "mondo dei computer", dove i programmi sono esseri senzienti e gli "utenti" umani sono divinizzati.

Flynn si unisce alla ribellione per liberare il cyberspazio dal M.C.P. attraverso un virus. Il mondo dei computer diventa, quindi, un paradiso scintillante e utopico. Il background del regista Steven Lisberger nell'animazione psichedelica ha conferito al film il suo inebriante senso di meraviglia, insieme alla colonna sonora di Wendy Carlos, che include un agghiacciante mix di sintetizzatori e l'organo della Royal Albert Hall.