Non si può sfuggire ai film di Natale al cinema o alla Tv. Basta imparare a destreggiarsi nella giungla di cinepanettoni, cani, Babbi Natale e romanticismo
Non c’è nulla di mala ad ammettere che i film di Natale sono diventati una connotazione delle nostre feste. E non c’è nulla di più vero nell’affermare che il film di Natale in Italia si declina sempre all’insegna del cinepanettone. Vacanze di Natale, Natale a Cortina, Natale a Miami, Natale a New York, Natale in India, Natale in Egitto. Sono solo alcuni dei titoli che affiorano alla memoria. Tornano a galla senza che tu nemmeno ti debba sforzare, sono lì e la tua mente e pronta a proiettare dietro i tuoi occhi le scene di quel trailer che hai visto centinaia di volte. La linguaccia di De Sica. La pernacchia di Boldi. Le tette di Belen e così via.
Si può discutere – e in parecchi lo hanno già fatto – se questi film bellissimi siano davvero degni degli incassi che ogni anno fanno registrare al botteghino.
Le commedie di Natale – e più nello specifico i film di Natale comici – sono lo sberleffo scontato, la canzone già sentita quest’estate in discoteca. Insomma, il film di Natale al cinema del 2016 è, mutatis mutandis, il film di Natale al cinema del 2015. E del 2014. E del 2013. E del 2012… È sorprendente constatare come i film di Natale recenti non subiscano l’effetto del tempo: certo, i capelli di Christian De Sica si ingrigiscono, ma tutto – temi, battute, agnizioni e comicità – si ripete in un nietzschiano eterno ritorno.
La domanda, quindi, è più che legittima: perché i cinepanettoni continuano a essere prodotti, lanciati e visti? Si potrebbe rispondere che non è necessariamente il nuovo ciò che si cerca in questi prodotti cinematografici. Del resto, il valore della novità in senso positivo è spesso oggetto di forti oscillazioni: una volta che è stato stabilito un canone, una volta che è stata fissata una tradizione, qualsiasi variazione dal sentiero tracciato non è necessariamente recepita come interessante. In altre parole: se nei cinepanettoni ci vuole la pernacchia, Boldi farà, anche per il film di Natale del 2026 la sua bella pernacchia. Se i film su Babbo Natale prevedono, per tradizione, che i Santa abbia la candida barba riccioluta, avrà sempre la candida barba riccioluta.
Ma l’iterazione degli stessi stilemi in tutti i nuovi film di Natale è solo una tessera del complesso mosaico che rappresenta la produzione dei film su Natale. Stefano Pontoni scriveva il 6 agosto di quest’anno sul sito Cinepanettoni.it – quando si parla di siti verticali si intende proprio questo – che i film di Natale con Boldi, De Sica & Co. ci piacciono tanto perché
il cinepanettone fa parte un po’ di tutti noi e del nostro essere italiani. Perché in questi personaggi, tanto stereotipati e resi eccessivi, ci rivediamo noi e la nostra vita di tutti i giorni. Nei volti di Jerry Calà, di Christian De Sica, di Massimo Boldi e di Guidi Nicheli rivediamo amici, conoscenti e noi stessi e ci ridiamo sopra.
Location esotiche da sogno, canzoni-tormentone rubate alle hit discotecare dell’anno, la presenza del nobile decaduto, dell’arricchito cafone, del marito cornuto, del milanese raggirato e la presenza massiccia di scene dialettali. Questi gli ingredienti di un genere che ci è ancora tanto caro e che, nonostante le maldicenze altrui, ci piace.
Curioso. Perché per molti pare che guardare i cinepanettoni faccia parte di un nostro essere italiani di cui non andare però molto fieri. Al proposito è impossibile non citare un saggio importante come quello di Alan O’Leary, edito da Rubbettino, Fenomenologia del cinepanettone. Si tratta di un’analisi complessa e approfondita sul sottogenere del cinepanettone in Italia. Al suo interno l’autore cita anche un questionario online creato per ricavare informazioni attorno al consumo, all’utilizzo, alla circolazione e alla costruzione discorsiva dei film. Ebbene, tra le varie domande del questionario, una chiedeva di descrivere l’abituale frequentatore dei cinepanettoni. Anche in questo caso è meglio ricorrere a una citazione diretta:
L’espressione «italiano medio» ricorre spesso, qualche volta legata alla classe o allo status sociale, e il presunto berlusconismo dello spettatore è reso esplicito come il suo basso livello culturale:
Un italiano medio e poco intelligente e ironico.
I truzzi, gli arricchiti e i berlusconiani.
Una persona senza cultura, che non si legge e non si informa, non va al cinema abitualmente e non conosce la storia del cinema, probabilmente di centro destra, con pregiudizi e priva di gusto e con la soglia dell’attenzione e la capacità di concentrazione bassissime.
I cinepanettoni fanno parte del repertorio del Natale italiano, è innegabile. Ma non tutti gli Italiani accettano convintamente e con buono spirito che la tendenza sia questa. Non preoccupatevi, quindi, esiste una lista di film da vedere che assicurano le stesse atmosfere di festa ma che non rientrano esattamente nella tipologia del cinepanettone. E quando si parla di film più belli, non ci si può non rivolgere al Natale americano e alle sue trasposizioni sul grande schermo.
Non è un film di Natale se non lo guardi con un bambino
Visto che i protagonisti delle feste sono sempre loro, i bambini, i film con protagonisti i bambini abbondano. E uno in particolare regna sovrano fin dal suo debutto nelle sale nel 1990: Mamma ho perso l’aereo. La trama è conosciuta da tutti: la famiglia McCallister si sta preparando per una vacanza di Natale a Parigi. La mattina della partenza, nella confusione e nella fretta di raggiungere l'aeroporto in tempo per prendere il volo, il figlio più piccolo Kevin viene accidentalmente lasciato a casa. Il bambino si sveglia e trova la casa vuota. Intanto i due ladri Harry e Marv Merchants irrompono nelle altre case del quartiere i cui proprietari sono assenti per le vacanze, rubando tutto. Quando decidono di svaligiare la casa dei McCallister, Kevin li sente mentre ne parlano ed inizialmente è in grado di tenerli lontani, facendo loro credere che la famiglia sia ancora a casa. Dopo due giorni, la mattina della vigilia di Natale, Harry e Marv si rendono conto che il bambino è a casa da solo; così progettano di scassinare l'abitazione di sera, anche in presenza del piccolo protagonista, che credono un bambino ingenuo ed incapace di difendersi.
Tra i migliori film per bambini (ma non solo, visto il protagonista), va ricordato anche Una promessa è una promessa con Arnold Schwarzenegger. Nel film Howard Langston è spesso preso dal suo lavoro, e questo non gli permette di trovare il tempo per sua moglie, Liz e il suo giovane figlio, Jamie, a questo si aggiungono le continue frecciatine del vicino di casa, un superpapà divorziato, Ted Maltin. Dopo esser venuto nuovamente meno ad una promessa fatta al figlio, mancando all'incontro di karate di Jamie, Howard cerca di riscattarsi impegnandosi nella ricerca del tanto desiderato regalo di Natale del figlio, un Turbo-Man, che però si è dimenticato di comprare e che ora sembra divenuto introvabile. Inoltre dovrà vedersela anche con Myron Larabee, un postino disposto anch'egli a tutto pur di comprare il giocattolo per il proprio figlio. Visto il ruolo non molto usuale che interpreta l’ex governatore della California, Una promessa è una promessa rimane tra i film per famiglia consigliati anche a chi incomincia a mostrare i primi sintomi di allergia per i film per bambini di Natale.
Inoltre, tra i film belli da vedere per i bambini e per gli adulti è impossibile scordarsi dei grandi classici di Natale della Disney. L’ ultimo film di Natale della major è – anzi, sarà, visto che manca ancora qualche giorno prima del suo debutto cinematografico – Oceania. Polemiche a parte per la traduzione del titolo originale [Moana, ndr], solo a vedere il trailer si immagina inspiegabilmente e oltre al profumo della brezza marina, anche quello dell’atmosfera natalizia.
Non è Natale se non c’è il Babbo
La produzione americana spesso sceglie di porre al centro delle pellicole la figura di Babbo Natale. E anche se tutti i film di Babbo Natale non brillano certo per inventiva e fantasia, esiste comunque qualche titolo che merita di essere visto davanti a un caminetto acceso. Classico tra i classico, e a sua volta remake di un film del 1947, Miracolo nella 34ª strada è, in una sola parola, genuino. Tra i film per bambini completi di un lato educativo, parla di Tony, il Babbo Natale dei grandi magazzini Cole, è sorpreso ubriaco durante lo svolgimento del suo lavoro dal signor Kris Kringle. Dato il suo aspetto molto somigliante a Babbo Natale, quest'ultimo viene assunto al posto di Tony dalla signora Dorey Walker.
Tra i film che fanno Natale, uno spazio considerevole è dedicato ai cosiddetti animali natalizi. Coccolosi, morbidi e pelosi al limite dello stucchevole gli aiutanti a quattro zampe di Babbo Natale prendono possesso con fierezza delle programmazioni e dei palinsesti televisivi prima delle festività. Pochi giorni fa, per esempio, è andato in onda Zampa e la magia del Natale. Nulla da dire se si considera il film in maniera “isolata”. Ma di zampe, sul tubo catodico, ce ne sono davvero moltissime: il lungometraggio ha debuttato nel 2010, ma non è che una parte della serie di film incominciata con Air Bud - Campione a quattro zampe del 1997. Ed è un prequel del nono capitolo Supercuccioli a Natale - Alla ricerca di Zampa Natale.
Se siete allergici al pelo del cane, allora provate con le renne. Chi è alla ricerca di un film di Natale per bambini, ma è troppo preoccupato dall’idea che i pargoli possano chiedere di trovare sotto l’albero un Labrador o un Golden Retriver, può sempre ripiegare su Rudolph, il cucciolo dal naso rosso. Di certo sarà più facile declinare la richiesta di una renna.
E non è Natale se non c’è romanticismo
Su questo punto c’è ben poco da dire: il Natale romantico è un cliché da grande schermo che tutti abbiamo prima o poi provato a replicare anche nella realtà. Di qualche anno fa, per la precisione del 2005, La neve nel cuore, con la ragazzaccia di Sex and The City, Sarah Jessica Parker e Luke Wilson. Nel film Everett è il primogenito dei cinque figli dei coniugi Stone, dalla mentalità piuttosto aperta e bohèmienne: il ragazzo torna a casa per le feste di Natale e coglie l'occasione per presentare alla famiglia la fidanzata Meredith Morton, una donna d'affari di New York, nevrotica e ipercinetica, che per il suo temperamento raccoglie solo ostilità dalla famiglia di lui.
E se quel che cercate è l’ amore natalizio ma in una chiave un po’ più comica, ti consigliamo Fuga dal Natale, con Tim Allen e Jamie Lee Curtis. Lui è Luther Krank, padre di famiglia stanco del solito consumismo del periodo natalizio che decide di "fuggire dal Natale" con una vacanza ai Caraibi. Lei è la moglie Nora, che tollera a fatica la partenza per il Perù della figlia Blair. Luther e Nora non hanno fatto però i conti con i vicini di quartiere (capitanati da Vic Frohmayer e Walt Scheel) che non si rassegnano a vedere la casa dei Krank senza nemmeno una lucina: per quasi tutto il film la casa dei Krank è tenuta "sotto assedio" dai vicini.
Un ultimo consiglio: se cercate film in streaming a Natale, magari qualche commedia divertente, date un’occhiata all’apposito canale di PopcornTv. Troverete decine per una festa in allegaria. E senza cinepanettoni.