I migliori film sulla boxe di tutti i tempi

Prepariamoci all'arrivo di Creed II con una carrellata dei migliori film sulla boxe di sempre. Fuori i secondi!

La boxe ha tutte le carte in regola per essere un buon intrattenimento. Spettacolare, semplice appassionante. Non ci stupisce che il cinema ne abbia parlato moltissime volte nel corso dei decenni, e non abbia intenzione di fermarsi. L'arrivo nelle sale di Creed II, che di fatto continua la saga di Rocky è un buon momento per ripercorrere la storia del pugilato sul grande schermo con i dieci migliori film sulla boxe di tutti i tempi. 

Fim sulla boxe, intrattenimento assicurato

I film di boxe piacciono. Il motivo è semplice: interessano sia agli appassionati di sport, sia a chi apprezza i film di combattimento. E si prestano bene a molti generi diversi, dal dramma all'azione. Molto spesso si tratta di storie di riscatto, ma non mancano documentari e film più leggeri. La boxe piace sia per l'azione, sia per l'ambiente, e spesso il boxeur è il simbolo stesso della tenacia. Cosa indica la determinazione più di conquistarsi un posto (letteralmente) a pugni e spesso passando la maggior parte del tempo a incassare? Gli eroi della boxe ci piacciono perché, in fondo, trasmettono un messaggio positivo. Con la determinazione e il duro lavoro non ci sono limiti a quello che possiamo ottenere. Una lezione di vita basilare, insomma.

I dieci migliori film sulla boxe di tutti i tempi

Dai classici del dopoguerra ai film appena usciti nelle sale, ecco dieci film di boxe che tutti dovremmo vedere.

Rocky (1976)

Scritto e interpretato da Sylvester Stallone, Rocky è senza dubbio il film sulla boxe più famoso. Ma anche uno dei migliori di tutti i tempi. La storia la conosciamo tutti: un pugile che si arrabatta nelle leghe minori ha l'occasione della vita: combattere contro il campione del mondo dei pesi massimi Apollo Creed. Senza nessuna possibilità e senza che nessuno gli dia un minimo di credito, si allena duramente per resistere tutti e 15 i round senza andare al tappeto, impresa che non è mai riuscita a nessuno prima.

Il finale è talmente famoso che non serve nemmeno raccontarlo. Quello che invece merita di essere raccontato è che il film è stato di ispirazione per generazioni intere di sportivi. Per dare un'idea del fenomeno, la scala di Philadelphia che Rocky nel film usa per allenarsi, è ancora oggi oggetto di "pellegrinaggi" quotidiani ed è stata rinominata rocky steps. E ovviamente ci possiamo trovare una statua di Rocky.

Million Dollar Baby (2004)

Questo film di Clint Eastwood è entrato fra i classici del genere a una velocità impressionante. Racconta la storia di Frankie Dunn (Morgan Freeman), l'allenatore di una palestra di periferia di Los Angeles. La sua vita cambia quando incontra Maggie Fitzgerald, una ragazza incredibilmente determinata che vuole iniziare a fare boxe. 

I due lavorano insieme e lei inizia ad avere successo nel pugilato, fino ad arrivare a battersi per il titolo mondiale. Fino a questo punto è già un ottimo film, ma è nel finale che dà il meglio, e vedendolo non ci stupisce come Milion Dollar Baby sia considerato un gran film in generale, non solo fra quelli di boxe.

Quando eravamo re (1996)

Oggi lo definiremmo un docufilm, ma quando è stato girato Quando eravamo re, nel 1996 la definizione non era ancora usata. Questo documentario segue forse il più grande pugile di tutti i tempi, Muhammad Ali, nella preparazione del suo incontro del 1974 contro George Foreman.

Quello che affascina è scoprire la personalità di Muhammad Ali, che non era solo un grande pugile. Attivista e pioniere dell'uguaglianza, è stata una delle persone più influenti nella storia degli sport da combattimento, dentro e fuori dal ring. Il solo fatto che il film lo segua negli allenamenti, nei discorsi pubblici e nella vita quotidiana vale il tempo speso a vederlo.

Città amara (1972)

Come suggerisce il titolo, non aspettiamoci storie confortanti o ottimismo. Città amara segue la storia di due pugili, uno in declino e uno in ascesa. Ciascuno dei due combatte con (e per) i suoi problemi, ed è proprio questo che lo rende un film sulla boxe unico, anche per la mancanza della positività che di solito si trova nelle pellicole più recenti.

Non aspettiamoci però la classica storia che finisce sulla vetta del mondo, ma piuttosto uno sguardo fin troppo crudo e reale sulla vita delle persone.

Toro Scatenato (1980)

Uno dei film di Martin Scorsese più riusciti, Toro Scatenato è un film biografico. Segue la parabola del pugile Jake LaMotta, meglio noto come il toro del Bronx. Interpretato da un superbo Robert De Niro, che mise su quasi trenta chili di muscoli per la parte, è un ritratto perfetto del pugile come tutti lo conoscevano.

Imbattibile e indistruttibile sul ring, ma emotivamente fragile nella vita privata, LaMotta è stata una delle personalità più complesse della storia del pugilato. Il film segue sia il suo successo nella conquista del titolo dei pesi medi, ma oltre che un film sulla boxe (e sul pugile) è un film su una personalità complessa.

The fighter (2010)

Considerato da molti il miglior film di boxe del decennio, The Fighter racconta l'apice della carriera di “Irish” Micky Ward alla conquista del titolo mondiale a Londra. Ma la maggior parte della storia è incentrata sul rapporto del pugile con suo fratello Dick Eklund (Christian Bale).

Anche se la parte di Bale fa quasi scomparire il protagonista interpretato da Mark Wahlberg, il film è comunque ottimo, fra combattimenti, allenamenti, e un susseguirsi di emozioni.

Il colosso d'argilla (1956)

Nell'olimpo dei migliori film sulla boxe ci sono anche numerosi classici, che gli appassionati riguardano di continuo. Curiosamente il protagonista non è un pugile, ma un giornalista sportivo che accetta di promuovere un incontro combinato.

Ma man mano che l'incontro si avvicina, viene colto da una serie di dubbi morali. Che diventano sempre più forti man mano che scopre come l'industria del pugilato manipola i suoi atleti per aumentare i guadagni.

Rocco e i suoi fratelli (1961)

Fra i film di pugilato più celebri e apprezzati della storia c'è anche una pellicola italiana. Diretto da Luchino Visconti racconta la storia della famiglia Parondi, che si trasferisce a Milano in cerca di fortuna. Il film è diviso in capitoli, che seguono le disavventure della famiglia mentre combatte con la povertà, soprattutto dopo la morte del padre. Il fratello maggiore Vincenzo, Rocco e gli altri fratelli si danno da fare come possono, fra lavori saltuari e occasionali. Le cose iniziano a cambiare quando Rocco, partito militare, inizia ad avere successo nella boxe. 

Ma si complicano subito dopo, quando nella vita della famiglia entra Nadia, una prostituta. Il fratello Simone si innamora di lei, non corrisposto, mentre Nadia si interessa sempre di più a Rocco, anche se questo, che ha più a cuore l'unità della famiglia, continua a respingerla.

Creed - Nato per combattere (2015)

Il primo Creed è riuscito in un'impresa apparentemente impossibile, cioè traghettare un franchise di successo degli anni '80 negli anni 2010, dopo la falsa partenza di Rocky Balboa nel 2006. Con un grandissimo successo. 

Il protagonista del film è Adonis Johnson Creed (Michael B. Jordan), figlio di Apollo Creed, ex rivale di Rocky Balboa diventato il suo migliore amico. Apollo Creed è stato ucciso sul ring da Ivan Drago e il giovane Adonis, cresciuto praticamente senza padre, vuole seguire le impronte del padre e diventare a sua volta campione del mondo. 

Raggiunge Philadelphia, per chiedere a Rocky di allenarlo, e presto il pugile lo prende sotto la sua ala protettrice, accettando di allenarlo.

Anima e corpo (1947)

Chiudiamo questa lista con un vero classico senza tempo, considerato da alcuni estimatori il miglior film di boxe di tutti i tempi. Il pugile Joe Devlin sta cercando in tutti i modi la strada verso il successo, e le cose sembrano iniziare ad andare per il verso giusto quando un impresario con pochi scrupoli inizia a interessarsi a lui. 

Per arrivare in cima Joe è disposto a lasciare indietro anche i suoi valori e i suoi principi morali, cosa che lo condurrà verso un epilogo drammatico. Una storia piuttosto lineare, resa grande da una performance incredibile di John Garfield nel ruolo di Joe Devin e soprattutto da un ritratto fin troppo realistico del mondo della boxe professionistica.

Fonte foto copertina e foto articolo: imdb.com